Green pass a scuola, polemica e proteste per le multe ai presidi che non controllano

Giannelli (Anp): "Inaccettabile con poco personale". Cisl: "Chiediamo la modifica della norma". La sottosegretaria Floridia: "in corso riflessione politica"

Controllo Green pass (Ansa)

Controllo Green pass (Ansa)

Roma, 7 agosto 2021 - Il Green pass entra anche a scuola e dal 1° settembre sarà obbligatorio per i professori e il personale, ma è già polemica sulle possibili multe per i presidi che non controllino il possesso della certificazione verde. La norma prevede per i presidi, al pari dei soggetti preposti ai controlli negli altri settori, una sanzione da 400 a mille euro.

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"È normale che la violazione di un obbligo sia sanzionata. Dispiace che questa misura sia stata adottata senza un preventivo confronto - dice critico il presidente di Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola), Antonello Giannelli, all'Ansa -. È però inaccettabile che ai dirigenti scolastici non siano assegnate le risorse umane che chiediamo da tempo, assolutamente necessarie per assolvere i compiti, sempre più numerosi, che vengono loro richiesti". "Ed è ancora più inaccettabile che sui colleghi incombano molti più oneri che sugli altri dirigenti dello Stato a fronte di una retribuzione nettamente inferiore - insiste -. La politica dovrà ricordarsi dei presidi anche al momento del rinnovo contrattuale". 

"Chiediamo al più presto la modifica della norma che prevede sanzioni per i presidi", dice invece la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi. "Viene previsto per il preside un nuovo profilo, l'ispettore per la salute: non è possibile, i presidi svolgono un compito di indirizzo e leadership educativa e pedagogica, ogni distrazione fa un danno e non può essere individuato il dirigente per un adempimento che non attiene al suo ruolo". E ancora: "Abbiamo conosciuto i dirigenti scolastici farsi ingegneri, architetti e anche distributori di banchi per velocizzarne la diffusione, lo scorso anno, nelle aule. Ora basta".

E, in serata, interviene la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia. "Sulle sanzioni ai presidi è in corso una riflessione politica perché da più parti sono arrivate perplessità ed è possibile che in fase emendativa il Parlamento proponga modifiche alla norma - dice l'esponente del M5s -. Personalmente non condivido pienamente questa strada, credo che gli insegnanti e i dirigenti abbiano dimostrato grande capacità e abnegazione nei confronti del loro lavoro e certamente va controllato il rispetto dell'obbligo del Green pass, ma non in questo modo".

Le cifre stanziate dal decreto

Il decreto sull'obbligo del Green pass nella scuola pubblicato in Gazzetta ufficiale prevede cento milioni di eruo per effettuare uno "screening della popolazione scolastica" e 358 milioni per pagare chi dovrà sostituire il personale «assente ingiustificato". Inoltre, per consentire il "tempestivo pagamento delle competenze al personale supplente chiamato per la sostituzione del personale assente ingiustificato, è autorizzata la spesa di 358 milioni per l'anno 2021"