Green pass europeo: come ottenerlo, regole e differenze con quello italiano

Viaggiare senza obblighi di quarantene. Da oggi via libera alla 'certificazione verde'. In Italia basta anche solo la prima dose del vaccino

Aeroporto di Linate passeggeri in partenza (Ansa)

Aeroporto di Linate passeggeri in partenza (Ansa)

Roma, 1 giugno 2021 - Prove di ritorno alla normalità. L'Italia riparte dal green pass. Al momento solo per prendere parte ad alcune attività, anche in zona bianca (come ad esempio i matrimoni), ma presto anche, e soprattutto, per agevolare gli spostamenti all'interno dell'Unione Europea. Anzi dal 15 giugno per i 27 Stati membri ne verrà emesso uno che servirà a esentare i viaggiatori europei da obblighi di test e/o quarantene. Dal 27 giugno i pass nazionali dovranno uniformarsi a quello europeo  e dal 1° luglio, quando entrerà in vigore il regolamento Ue che lo istituisce, sarà un diritto per tutti i cittadini europei che abbiano i requisiti. Vediamo dunque che cos'è e come funziona la cosiddetta 'certificazione verde'.

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Che cos'è il green pass?

Il 'green pass' (o certificazione verde) è un attestato di avvenuta vaccinazione contro il Covid, di guarigione dal virus o il referto di un test molecolare o antigenico rapido che riporti un risultato negativo. 

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A cosa serve il green pass italiano?

Il green pass italiano per ora serve per spostarsi tra Regioni o Province autonome eventualmente tornate rosse o arancioni. Dal 15 giugno permetterà, in zona gialla, di partecipare a cerimonie (come matrimoni) e visitare gli anziani nelle case di riposo. 

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Che differenza c'è con il green pass europeo?

L'Italia consente il rilascio del green pass dal 15° giorno dopo la prima iniezione di vaccino, mentre la Ue solo dopo il completamento dell'intero ciclo (prima e seconda dose per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna). Un'altra differenza è relativa al rilascio tramite test anti Covid negativo: per il certificato nazionale sia il test molecolare sia il test rapido durano 48 ore dalla data del test. Per quello Ue, invece, i test molecolari avranno una validità di 72 ore, mentre quelli rapidi 48 ore. Come detto, però, dal 27 giugno i pass nazionali dovranno uniformarsi a quelli della Ue.

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Quando arriva il green pass europeo?

A partire da oggi, 1° giugno, è tecnicamente possibile per gli Stati Ue che sono pronti e interessati a farlo, emettere già certificati Covid Ue digitali e riconoscere quelli emessi da altri Stati membri. La Commissione europea renderà infatti operativo da oggi il Gateway, la piattaforma informatica Ue che rende possibile il pass. “La data prevista per il via del green pass europeo è il 15 giugno - ha spiegato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia -. Sarà un modello informatico, ma finché non entrerà in funzione potrà essere sostituito da un documento cartaceo". 

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Come ottenere il green pass Ue per i vaccinati?

Il green pass Ue per viaggiare in Europa sarà valido 14 giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid (la seconda quindi per i sieri AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna, la prima e unica per Janssen di Johnson&Johnson). Il certificato viene rilasciato dalla struttura sanitaria o dal medico che effettua la vaccinazione.

Come ottenere il green pass Ue per i guariti?

Per i guariti dal Coronavirus, potrà scattare per 180 giorni (6 mesi) a partire dal test Pcr positivo. Il pass viene rilasciato in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. 

Come ottenere il green pass Ue con tampone?

Chi non è ancora vaccinato, non ha ancora anticorpi o ha fatto passare troppo tempo da quando ha avuto la malattia o la somministrazione del vaccino, dovrà fare un tampone. Se si tratta di test molecolari avranno una validità di 72 ore, mentre quelli rapidi 48 ore. Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio in cui si effettua il test molecolare o antigenico.

E per i bambini?

Secondo quanto proposto dall'Ue, i minori dovrebbero essere esentati dalla quarantena se i genitori non devono sottoporsi all’isolamento, ad esempio perché vaccinati. E "anche i bambini sotto i 6 anni dovrebbero essere esentati dai test relativi al viaggio".

Ci solo altri requisiti per poter viaggiare?

Al di là del green pass europeo, i requisiti per poter viaggiare dentro i confini Ue sono stati semplificati. Facendo riferimento alla mappa Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) che viene aggiornata ogni giovedì, i viaggiatori che arrivano dalle aree verdi non dovrebbero avere restrizioni; quelli che arrivano da aree arancioni possono richiedere un test (rapido o Pcr) prima della partenza; a chi arriva da aree rosse, invece, gli Stati possono richiedere una quarantena, in assenza di un test Pcr o rapido negativo. Infine per le zone rosso scuro vale il principio che gli spostamenti andrebbero "fortemente scoraggiati": in questi casi dovrebbero rimanere i requisiti di test e quarantena.. 

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