Venerdì 19 Aprile 2024

Green pass, ecco come funziona. Rilasciato già dopo la prima dose

L’Italia non aspetterà il ciclo vaccinale completo, gli altri Stati possono decidere se accettarlo o no

Il green pass europeo sarà gratuito e digitale (ma si potrà stampare)

Il green pass europeo sarà gratuito e digitale (ma si potrà stampare)

Si chiama green pass, ma in realtà si tratta di tre certificazioni italiane, che dal primo luglio confluiranno in quella europea.

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Quando il green pass europeo?

Il green pass europeo sarà un diritto, non un obbligo né una precondizione per poter viaggiare: chi non lo avrà, sarà soggetto alle norme nazionali, di solito tampone all’arrivo e talvolta anche prima della partenza eo quarantena. Sarà gratuito (test a parte), digitale (ma si potrà stampare e usare come cartaceo) e sarà contenuto in un QR code con firma digitale. In Italia sarà scaricabile dall’app IO, l’app della pubblica amministrazione già utilizzata da 11 milioni di utenti, e sull’app Immuni, oltre che dal sito del ministero della Salute. Certificherà tre cose: avvenuta vaccinazione anticovid, guarigione, tampone negativo. Gli Stati sono liberi, come farà l’Italia, di certificare la prima dose e ritenerla valida dopo 15 giorni come ‘pass’, ma gli altri stati non sono automaticamente obbligati ad accettarla: solo con le due dosi il pass sarà accettato ovunque. Parallelamente singoli stati potranno anche certificare l’immunizzazione con vaccini non approvati da Ema (è il caso di Sputnik, usato in Ungheria), ma gli altri stati non sarano tenuti ad accettarla.

Green pass anche per i bambini?

Anche i bambini sopra i due anni avranno diritto (non obbligo) al green pass, ottenibile però solo con tampone molecolare o con attestato di guarigione, dato che per i minori la vaccinazione non è consentita. Sotto i due anni, nessuna limitazione.

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Il green pass nazionale è già operativo?

Il green pass unico nazionale, cartaceo o digitale, per il quale servirà un apposito Dpcm, non nascerà e sarà superato dal green pass europeo. È invece già operativa la certificazione verde Covid-19, che è oggi costituita da tre distinti documenti. Si tratta del certificato di vaccinazione, di quello relativo all’avvenuta guarigione e del certificato di tampone negativo.

Chi lo rilascia?

Il certificato divaccinazione è rilasciato "dalla struttura o dall’esercente la professione sanitaria (medici o farmacisti, ndr) che effettua la vaccinazione"; il secondo "dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale"; il terzo "dalle strutture pubbliche o private che effettuano i test". I tre certificati confluiranno, quando sarà pronto, nel green pass europeo. Ma, in Italia, continueranno ad essere validi anche dopo.

Quando viene emessa la certificazione?

La certificazione verde vaccinale viene rilasciata già dopo la prima dose ed è valida, come previsto dal decreto legge Covid pubblicato il 18 maggio in Gazzetta Ufficiale, "dal 15° giorno successivo alla somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale", dopodichè ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale". Il certificato di avvenuta guarigione è valido per sei mesi, quello di tampone negativo copre solo 48 ore. Sarà possibile utilizzarlo per spostarsi in regioni arancioni o gialle e prossimamente per altre finalità (come i matrimoni) e tutti i dati che vi sono contenuti confluiranno nel pass europeo.