Green pass su bus e metro, Giovannini vuol copiare il modello Skipass

Il ministro: allo studio un ticket sul modello di Dolomiti Superski. Nuovo intervento del Garante sul certificato verde: abolire la consegna al datore di lavoro

Roma, 7 dicembre 2021 - Per il trasporto pubblico locale è allo studio un ticket come lo Skipass. Lo ha dichiarato a Rainews24 il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. "Stiamo dialogando con tutte le aziende di trasporto in questa prospettiva", ha dichiarato, cioè che in futuro possa acquistare un biglietto per il trasporto pubblico solo chi ha il Green pass". Da qui l’esempio del Dolomiti Superski, "che è uno skipass molto usato in cui l’utente carica ogni giorno il proprio Green pass e automaticamente lo skipass autorizza solo chi ha il Green pass".  "Stiamo studiando dei meccanismi, credo ci siano le condizioni per farlo", ha anticipato Giovannini, "siamo abbastanza ottimisti che nelle prossime settimane possano iniziare le sperimentazioni". Che poi ha fatto sapere: "I controlli sul Green pass sui trasporti sta andando bene. Sui treni regionali Trenitalia ha controllato oltre 600 treni e circa 27mila persone e di queste 900 sono state bloccate, circa il 3,2%. Dei 900 fermati a cui è stato impedito di salire sul treno, circa 300 erano in Campania, 100 in Toscana e poi via via le altre Regioni’’. 

Ieri 6 dicembre, giorno d'esordio del super Green pass,  sono state 119.539 le persone controllate dalle forze dell’ordine per il possesso della certificazione: 937 sono state sanzionate. Altri 2.077 sono stati sanzionati perchè sprovvisti di mascherina. Questi i dati del Viminale. I controlli sono quasi raddoppiati rispetto a venerdì scorso, quando erano stati 66.925. 

Il bollettino Covid del 7 dicembre 2021

Le richieste del Garante

La "facoltà di consegna, da parte dei lavoratori dei settori pubblico e privato, di copia della certificazione verde, al datore di lavoro, consente a quest’ultimo di evincere anche il presupposto di rilascio della stessa". Lo segnala il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Pasquale Stanzione nell’audizione in prima commissione al Senato sul decreto-legge dedicato alle misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, chiedendo ai parlamentari di fare "una riflessione ulteriore su tale norma", valutando "l’opportunità di una sua abrogazione".

Non solo. Nell'analisi di Stanzione c'è anche l'esigenza "di evitare che le verifiche sulle certificazioni verdi comportino l’accesso ai dati ivi contenuti e in particolare al presupposto di rilascio delle stesse, si conferma anche rispetto alle nuove misure introdotte dal dl 172”. 

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