Green pass "abolito dal 31 marzo". Il caos delle dichiarazioni, gli esperti divisi

I sottosegretari alla Salute Sileri e Costa ventilano diverse possibilità. E anche da parte dei virologi si va in ordine sparso. Andreoni: "Sta esaurendo scopo". E Bassetti: "Strumento politico". Ma il Cts rimarca: "Continua ad avere piena funzionalità"

Roma, 15 febbraio 2022 - Nel giorno in cui scattano le sanzioni per gli over 50 che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti-Covid, si fanno passi avanti sull'eliminazione del Green pass. O forse è meglio dire si torna indietro. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, solo 24 ore fa aveva infatti dichiarato che "è prematuro parlare di eliminazione del Super green pass", considerando una rimodulazione "necessaria". Ma è il collega Andrea Costa oggi a ritornare sul punto, ventilando invece la possibilità di cancellare la misura del certificato verde, dando come scadenza il 31 marzo. "Oggi - ha spiegato Costa - dobbiamo completare la somministrazione delle terze dosi, con questo ritmo è ragionevole pensare che per marzo potremmo avere completato la campagna vaccinale, aprendo un nuovo scenario con progressivo allentamento delle misure restrittive, Green Pass compreso". Obiettivo del governo, ha aggiunto, è "riportare alla normalità il Paese". E quindi anche lo stato d'emergenza, sui cui ci si continua a chiedere se verrà esteso o meno, "credo", ha dichiarato Costa, "che sicuramente non verrà più rinnovato e da quel momento inizierà certamente una fase nuova". 

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Insomma, di doman non c'è certezza. Ed è caos sopratutto sulle date. Mentre Costa da' quasi per certo un allenamento delle restrizioni da qui a un mese, il collega Sileri solo ieri aveva parlato di un percorso graduale, probabilmente che si estenderà anche dopo il 15 giugno, in cui il "Green pass potrà essere una delle ultime che potrà essere tolta. Oggi - aveva spiegato Sileri - stiamo parlando tra noi con la mascherina, al chiuso. Io vedrei prima una rimozione della mascherina al chiuso". Stesso discorso "sull'per l'obbligo del Super green pass rinforzato degli over 50: "Dobbiamo essere rigidi - aveva rimarcato Sileri -, andando anche oltre la scadenza del 15 giugno. Siamo convinti della scelta presa e dobbiamo assolutamente tenere il punto".

Cosa dicono i virologi

Ma anche da parte di virologi ed esperti si procede in ordine sparso. Secondo Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, "il Green pass sta esaurendo il suo scopo principale: spingere i dubbiosi a vaccinarsi". "Prolungarlo - aggiunge - con l'idea che possa spingere anche altre fasce d'età la vedo dura". Dello stesso parere Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'Policlinico San Martino di Genova: mantenere la misura oltre il 31 marzo "non porterà a far immunizzare di più di quanto fatto fino ad oggi, c'è infatti uno zoccolo duro che non si convince. Rimane uno strumento politico e se il Governo riterrà opportuno estenderlo oltre il 31 marzo sarà solo una decisione politica e non sanitaria. Non di dica il contrario. Andare oltre il 31 marzo è mostrare i muscoli per un gioco che non vale la candela". 

Lato Cts, in un'intervista al Corriere della Sera, Fabio Ciciliano, membro del Comitato tecnico-scientifico, viene rimarcato che il Green pass è stato la vera svolta: "Sì e non è un caso che altri Paesi ci siano venuti dietro, introducendolo all'italiana". Anche ora "il green pass continua ad avere attualmente piena funzionalità operativa. Stanno ormai diventando sempre più numerose e prevalenti le certificazioni verdi senza scadenza, che non limitano in alcun modo la vita sociale dei cittadini muniti di dose booster. Si sta creando un solco netto fra chi può fare tutto e chi ha deciso di autolimitarsi". Sulla possibile abolizione dell'uso della mascherina anche al chiuso, invece, Ciciliano avverte: "Anche se i numeri stanno volgendo al meglio, ricordo che siamo ancora in piena pandemia con una circolazione virale ancora molto sostenuta. Siamo di poco al di sotto dei 1.000 casi su 100.000 abitanti in sette giorni. Bisogna attendere ancora qualche tempo prima di guardare lontano".

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E il nodo smartworking

Ma emerge anche il nodo obbligo del Green pass per i lavoratori in smartworking. "C'è nella misura in cui la norma primaria prevede l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50, è chiaro quindi che l'obbligo è esteso a tutta questa categoria e a questa fascia d'età", ha chiarito Costa. La misura è quindi confermata anche per chi lavora da casa. "I controlli sono un'operazione più complicata rispetto alle verifiche sui luoghi di lavoro ma non escludo che ci possano essere - ha spiegato il sottosegretario alla Salute -. Ad oggi a chi non si vaccina sono precluse anche altre attività, come i trasporti, i ristoranti o i cinema. Quindi c'è anche un altro modo per controllare chi non è vaccinato".