Grandi navi a Venezia, ok del Cdm: da agosto spostate a Marghera

Approvato l'atteso decreto legge. Franceschini: "Giornata storica". Giovannini: "Investiti 157 milioni". Palazzo Chigi: "Importante passaggio per la tutela della laguna"

supernave MSC Divina mentre transita nel bacino san Marco (Ansa)

La supernave MSC Divina mentre transita nel bacino san Marco, Venezia, 21 settembre 2013. ANSA/ANDREA MEROLA

Venezia, 13 luglio 2021 - Basta Grandi navi in laguna: i natanti di dimensioni superiori alle 25mila tonnellate da agosto saranno spostate a Marghera. Il Consiglio dei ministri ha dato l'ok al decreto per Venezia e insieme ha approvato indennizzi e cassa integrazione per i lavoratori coinvolti dalla misura. Palazzo Chigi in una nota sottolinea: "Un testo importante per la tutela della laguna di Venezia, un bando per rendere compatibile l'attività croceristica con la salvaguardia paesaggistica e ambientale".

Così, a tre giorni dall'avvio dell'assemblea annuale dell'Unesco, che quest'anno si terrà in Cina, l'Italia risponde così all'aut aut arrivato nero su bianco qualche settimana fa dai tecnici dell'organizzazione delle Nazioni Unite. E con una presa di posizione del governo Draghi che va anche oltre le aspettative e le richieste dei tecnici Unesco, mette in salvo Venezia dall'ipotesi, mai stata così concreta, di un inserimento nella black list dei siti in pericolo. Una figuraccia sventata, insomma. Ma anche una svolta, dopo decenni di battaglie e di furiose polemiche. Insomma, il governo Draghi di fatto riesce là dove tanti governi hanno fallito, trovando un escamotage per mettere in sicurezza , dichiarandoli monumento, i luoghi più iconici della laguna. E offrendo al contempo un corposo ristoro per evitare ripercussioni sui circa 3mila lavoratori del comparto.

Franceschini: giornata storica

'È una giornata storica, dopo anni di attesa da parte di tutto il mondo, dal 1 agosto le grandi navi non passeranno più davanti a San Marco nel canale della Giudecca'', esulta il ministro Dario Franceschini al termine del cdm che ha dato il via libera al dl grandi navi per Venezia. ''Una decisione attesa dall'Unesco e da tutti coloro che sono stati a Venezia e sono rimasti stravolti dalla grandezza di queste navi passare nel luogo più fragile è bello del mondo. Una decisione importante. Ci saranno risarcimenti per chi subisce un danno per questa iniziativa ma finalmente l'Italia volta pagina''. Ci saranno approdi provvisori a Marghera, ha spiegato il ministro .

Giovannini: investiti 157 milioni 

A fare il punto è il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini: "Dal primo agosto 2021 le grandi navi non potranno più raggiungere Venezia attraverso il Bacino di San Marco, il Canale di San Marco e il Canale della Giudecca. Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che prevede tale divieto, interventi per compensare le perdite degli operatori economici e tutelare l'occupazione. Inoltre, sono stati decisi investimenti per 157 milioni per realizzare approdi temporanei all'interno dell'area di Marghera. Un passo indispensabile per tutelare l'integrità ambientale, paesaggistica, artistica e culturale di Venezia, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità". Il ministro ha aggiunto: "La disposizione specifica per Venezia si inserisce all'interno di un provvedimento che salvaguarda tutte le vie d'acqua dichiarate monumento nazionale. Siamo convinti che la difesa di Venezia e della sua laguna, unita a consistenti investimenti per il suo futuro economico e sociale, sia una ricchezza per tutto il Paese. Il concorso di idee pubblicato il 29 giugno scorso dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale consentirà di individuare la migliore soluzione strutturale per approdi fuori laguna, in grado di contemperare le esigenze di tutela del patrimonio e lo sviluppo economico e sociale dell'intera area". Inoltre "dal prossimo anno, verranno realizzati i primi approdi a Marghera. D'altra parte, gli interventi di questo governo a tutela e sviluppo di Venezia sono a tutto campo. Ricordo - ha precisato Giovannini - le risorse messe a disposizione per il completamento del Mose e per le opere paesaggistiche collegate e i progetti per l'area di Venezia previsti nel Pnrr, tra cui gli interventi per aumentare la capacità portuale e la resilienza delle infrastrutture ai cambiamenti climatici. A tal fine vengono destinati 80 milioni di euro cui si aggiungono 90 milioni per l'elettrificazione delle banchine".  Inoltre, nell'ambito di una convenzione con la Regione riservata al trasporto pubblico locale marittimo e lagunare, sono stati stanziati oltre 131 milioni per all'acquisto di 62 unità navali e il refitting di 37 navi traghetto e motobattelli oltre all'acquisto e alla ristrutturazione di pontoni mobili galleggianti. Infine, il governo sta procedendo per definire il collegamento ferroviario di Venezia con l'aeroporto internazionale Marco Polo". 

La nota di Palazzo Chigi

"Il decreto adottato oggi costituisce un importante passaggio per la tutela del sistema lagunare veneziano. Queste norme intervengono nell'immediato con le cautele e i ristori necessari per mitigare l'impatto occupazionale sul settore e si affiancano al concorso di idee, il cui bando è già stato pubblicato, per la futura realizzazione e gestione di punti attracco fuori dalle aree protette della laguna con l'obiettivo di rendere compatibile l'attività croceristica con la salvaguardia paesaggistica e ambientale".