COSIMO ROSSI
Cronaca

Grandi manovre in casa Pd. Allargare la maggioranza: la missione di Franceschini

In sua compagnia Nardella, Boccia, Provenzano, Zingaretti e gli ex lettiani. Duplice obiettivo: blindare Schlein e far pesare il ruolo dei big del partito.

Grandi manovre in casa Pd. Allargare la maggioranza: la missione di Franceschini
Grandi manovre in casa Pd. Allargare la maggioranza: la missione di Franceschini

"È il tentativo di organizzare un’area che raggruppi la maggioranza che appoggia Elly Schlein, anche nell’ottica di semplificare il quadro interno e nello spirito di sostenere la segretaria". Le indiscrezioni degli ultimi giorni trovano insomma conferma in quanto confidano dall’entourage di Dario Franceschini. Non sarà a giorni, ma per gennaio l’ex ministro della Cultura, che è stato tra i più accesi e attivi fautori della segreteria Schlein, si propone di sciogliere la propria corrente di Area dem per dar vita a un nuovo "correntone". Un aggregato che semplifichi e allarghi l’area di maggioranza in coffa al Nazareno. Includendo i lettiani-senza-Letta provenienti dalla componente neo-ulivista, come Marco Meloni e Anna Ascani, e il sindaco di Firenze Dario Nardella, che alle primarie avevano tutti sostenuto Stefano Bonaccini. Ma comprendendo anche il gruppo laziale di Nicola Zingaretti. Nonché il capogruppo al Senato Francesco Boccia: altro grande elettore della segreteria, che negli ultimi mesi si è ritagliato uno spazio considerato sin troppo "per conto suo" di eminenza grigia di Schlein.

Non sono invece propensi ad associarsi al costituendo correntone gli ex Articolo 1 guidati da Roberto Speranza. Mentre rimane incerta e contesa la partecipazione del responsabile Esteri Giuseppe Provenzano, che le voci di corridoio vogliono in via di sganciamento dai Dems di Andrea Orlando per darsi una collocazione più autonoma a sostegno delle segretaria, ma anche come possibile e ben defilata riserva interna al partito in caso di débâcle elettorali che impongano sostituzioni al vertice.

Nessuna fronda, insomma. Il dichiarato proposito, anzi, sarebbe proprio di "dare una mano" a un gruppo dirigente che non brilla esattamente per capacità di protagonismo delle nuove reclute. A cominciare dai 20 componenti la maxi-segreteria. Non è un caso che nei giorni scorsi proprio Boccia paventasse di mettere in campo i big nelle liste europee.

Ma quando si dice sostenere, al Nazareno si legge anche commissariare. Le voci più maliziose rimarcano infatti una certa "insofferenza" dei grandi elettori nei riguardi di una certa alterità, nel percorrere la propria strada senza ascoltare né chieder consigli, da parte della segretaria. Che dal canto suo non starebbe sprizzando gioia per l’attivismo di Franceschini nell’organizzazione interna. È abbastanza pleonastico, infatti, che la maggioranza che sostiene Schlein in questo modo intenda far pesare la golden share sugli uffici del Nazareno: sia nel caso in cui le elezioni abbiano un esito favorevole che in quello in cui invece occorra correre ai ripari cambiando leadership.