Movimento 5 Stelle, Di Maio: "No al governo di tutti. Tornare al voto non ci spaventa"

Governo italiano, il leader pentastellato: "Non siamo disponibili a tradire la volontà popolare: i cittadini quando hanno votato M5S hanno votato un candidato premier, una squadra e un programma" Pd, Delrio: "Governo? Se Mattarella ci chiama valuteremo"

M5S, Luigi Di Maio alla Stampa estera (foto Imagoeconomica)

M5S, Luigi Di Maio alla Stampa estera (foto Imagoeconomica)

Roma, 13 marzo 2018 - Luigi Di Maio parla alla stampa estera. E ribadisce la linea su governo, squadra e programmi. "Quando in questi giorni sento dire che M5s vuole allearsi con uno o con l'altro dico che non bisogna parlare dell'uno o dell'altro. Mi sarei aspettato da tutti un contatto su dei temi", dice il leader del Movimento 5 Stelle."C'è - ha aggiunto - la grande opportunità di realizzare ciò che l'Italia aspetta da 30 anni. E invece le forze politiche discutono al loro interno dei loro problemi. Questo è un grande rammarico: non dobbiamo perdere l'opportunità di metterci al lavoro per gli italiani. Chi vuole mettersi al lavoro per l'Italia si faccia avanti, non c'è da fare alleanze ma da mettere sul piatto cose da fare". Poi un invito alla "responsabilità", invito rivolto a "tutte le forze politiche": "Il debito, la disoccupazione, la tassazione delle imprese e la disoccupazione giovanile non aspettano le liti di partito. Dobbiamo liberare l'Italia. Le forze politiche stanno chiedendo di tornare a votare? A noi non spaventa".

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Pd, Delrio: "Governo? Se Mattarella ci chiama valuteremo"

Attacco a Padoan. "Le nostre misure economiche saranno sempre ispirate alla stabilità del Paese: non vogliamo trascinare le dinamiche economiche nelle diatribe politiche. Credo che oggi Padoan sia stato molto irresponsabile a trascinare le questioni tra Italia e Bruxelles rispondendo 'non so' a proposito del futuro dell'Italia. È stata quasi una provocazione, come a dire che 'ora che me vado all'opposizione avveleno i pozzi'. Tutti siamo chiamati alle responsabilità"

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Fermezza sull'ipotetica squadra di governo ("Noi non contempliamo nessuna ipotesi di governo istituzionale e di governo di tutti"). "Non siamo disponibili a tradire la volontà popolare: i cittadini quando hanno votato M5S hanno votato un candidato premier, una squadra e un programma. Chi vuole farsi avanti venga con proposte e non con posti nei ministeri, ministri, sottosegretari. Interlocuzione con tutti sui temi ma fino ad adesso non ho visto avanzare neanche una proposta".

L'analisi sul 4 marzo: "E' stato un voto post ideologico dove non c'entrano più destra e sinistra. E' stato un voto su un programma che non è mai stato estremista". Il candidato premier M5s ha aggiunto: "Ho fatto una campagna elettorale dicendo che non è più tempo di uscire dall'euro e dall'Unione Europea. Ho sempre detto che il nostro governo deve essere improntato sul dialogo e che non avremmo lasciato il paese nel caos. Intendo portare avanti questa linea anche adesso, una linea coerente per noi che vogliamo andare al governo. Quei punti di programma sono la bussola", ha concluso.