Google si avventa sui bracciali fitness. "Privacy a rischio"

La Ue apre un’inchiesta: dati sensibili sui dispositivi. "I pericoli di una pubblicità online senza limiti"

Braccialetto Fitbit

Braccialetto Fitbit

 

La Commissione europea apre un nuovo fronte di scontro con Google: dopo le tre multe per abuso di posizione dominante per il servizio Shopping, Ad Sense e per Android, stavolta Bruxelles accende i riflettori sulla proposta acquisizione del braccialetto Fitbit, miniera di preziosi dati di milioni di utenti che ogni giorno registrano autonomamente informazioni sulla loro forma fisica e le loro abitudini. Per l’antitrust europeo, quella banca dati nelle mani di Google potrebbe "fortificare ulteriormente" la sua posizione nel mercato della pubblicità online, "aumentando la già vasta mole di dati" che utilizza per personalizzare gli annunci pubblicitari.

Con una quantità di informazioni senza pari, Google sarebbe il leader incontrastato della pubblicità online, senza possibilità di accesso nel settore da parte dei concorrenti. La commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ha ben presente il delicato tema dei dati e del loro utilizzo, tanto che qualche settimana fa aveva annunciato un’indagine preliminare, puramente esplorativa, sugli assistenti vocali come Siri e Alexa. Il caso di Fitbit è più urgente perché l’antitrust è chiamato entro dicembre a dare l’ok all’acquisizione notificata da Google a metà giugno. Per rispondere ai timori della Ue, Google aveva anche presentato degli impegni vincolanti, non ritenuti però sufficienti dalla Vestager. Tra questi, la creazione di un magazzino virtuale di dati, dove tenere una parte di quelli raccolti con Fitbit, che Google si impegnava a non usare a scopi pubblicitari.

Per l’azienda il mercato è già molto competitivo, visto che Apple, Samsung, Garmin, Fossil, Huawei, tra gli altri, hanno produzioni solide di smartwatch. Inoltre uno dei vicepresidenti, Rick Osterloch, spiega che agli utenti verrà data la scelta di rivedere, spostare o cancellare i propri dati.

Ma questa non è l’unica direzione in cui si muove Mountain View. Pochi giorni fa le azioni di Adt, società esperta in sicurezza domestica, erano balzate in Borsa a +73,29 dopo l’annuncio che Google (+0,44%) aveva investito 450 milioni di dollari, acquistando una quota del 6,6% di partecipazione alla società.

Google intende integrare il dispositivo Nest, per il controllo di rilevatori di fumo, serrature, allarmi, alla tecnologia per la sicurezza di Adt e sviluppare software e servizi per una casa intelligente. Entrambe le società hanno inoltre annunciato un investimento congiunto di 150 milioni di dollari per coprire marketing, sviluppo del prodotto, tecnologia e formazione dei dipendenti. Adt prevede di iniziare a offrire dispositivi Google ai propri clienti a partire già dalla fine del 2020.

Intanto nel Regno Unito va avanti l’investimento di Amazon in Deliveroo: l’antitrust di Londra ha dato l’ok perché "non si prevede che determini una sostanziale riduzione della concorrenza".