Giovedì 18 Aprile 2024

Google Maps 'regala' all'Italia un po' di Monte Bianco

L'app satellitare di Google rivede i confini e apre alla possibilità che una fetta della cima più alta delle Alpi sia anche italiana

Monte Bianco (Ansa)

Monte Bianco (Ansa)

Aosta, 3 gennaio 2018 - Sembra dare ragione alla tesi italiana Google maps, che rivede i confini del massiccio del Monte Bianco e apre di fatto alla possibilità che parte della vetta più alta delle Alpi (4.808 mt) spetti all'Italia. Il fatto segnerebbe una svolta rispetto a quanto sancito unilateralmente da Parigi con l'armistizio di Cherasco del 1796, dopo la prima campagna Napoleonica, che ritroviamo in gran parte delle carte ufficiali dal 1865.

Nello specifico la modifica riguarda le linee di confine tracciate da maps sulle zone cosiddette 'contese'. Qui, dove prima Google mostrava linee uniche e inequivocabili, sono apparsi segmenti tratteggiati  che si biforcano seguendo da un lato i confini stabiliti dalla Francia e, dall'altro, quelli dello 'spartiacque' ufficialmente riconosciuti dal governo Italiano.

Google Maps (interna)
Google Maps (interna)

È il caso della vetta del Monte Bianco, del ghiacciaio del Gigante - con il rifugio Torino e la stazione Punta Helbronner della funivia italiana Skyway - e di alcune aree del Dome du Gouter. la vicenda andrebbe a riaccendere il 'caso' diplomatico scoppiato il 4 settembre 2015 quando il sindaco di Chamonix (Francia) aveva fatto bloccare con una transenna e dei lucchetti l'accesso al ghiacciaio del Gigante, dal rifugio Torino, sotto la stazione di arrivo della funivia Skyway, sostenendo che si trattasse di territorio francese. Il mese seguente, il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova aveva spiegato che "i geografi francesi si sono rifiutati di avallare il criterio della displuviale", sostenuto dalle autorità italiane. Non erano quindi state raggiunte conclusioni condivise.

Il cambiamento non è passato inosservato sui social, con la pagina facebook 'Monte Bianco il giusto confine', da anni impegnata in una battaglia per l'affermazione della versione italiana del confine alpino, che ha evidenziato l'accaduto in un post lo scorso 15 dicembre.