Sabato 20 Aprile 2024

Gli invidiosi e il bacio della Boschi

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Viviana

Ponchia

La mascherina avrebbe potuto avere un futuro nei territori selvaggi dell’erotismo: niente di meglio delle barriere per accendere l’eccitazione. Ma ci voleva gente meno sfinita e con più fantasia, una cura maggiore per l’accessorio. Ne troviamo appallottolate in tutte le tasche, appese allo specchietto modello arbre magique: niente di peggio della sciatteria per spegnere gli stimoli. Così l’eros si ribella e appena può la cala come è successo all’imputata Boschi, finita alla sbarra per scambio di effusioni senza protezione con il fidanzato. Ci sono le prove: foto di baci liberi al mare, il giudice Gruber condanna senza appello. Sulla mascherina un giorno si scriveranno trattati.

Però già oggi qualche domanda possiamo farla. Davvero qualcuno pensa che due appena usciti dal letto, congiunti di fatto, cambino status e ricettività al virus se portano giù il cane? La mascherina la mettono perché è legge. Ma se per caso scivola sotto il naso o ciondola da un orecchio, se ci scappa un bonus di affetto, non si consegnano alle autorità con le mani alzate. Bastandosi, se ne stanno a covare per conto loro, certi di non dare il cattivo esempio. Purtroppo c’è in giro qualcuno che evidentemente ama poco. O ha dimenticato che l’amore è sempre una faccenda virale e la pezzuola non mette al riparo dalle sue conseguenze. Serve, ma ad altro. Anche a mettere in pace gli invidiosi irritati dalla felicità degli amanti: se potessero renderebbero obbligatoria la cintura di castità.