Giovedì 25 Aprile 2024

Gli avvocati della Juve otto ore davanti ai pm Esplode l’ira di Cantone: troppi segreti violati

Il procuratore capo di Perugia ordina lo stop delle indagini "Dobbiamo riprogrammarle per garantire riservatezza"

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PERUGIA

Sette ore di botta e risposta per difendersi dal sospetto di aver spinto per l’esame "farsa" di Luis Suarez, l’attaccante uruguaiano, in odore di Juve diplomato con un B1 nonostante non "spiccica ’na parola". Gli avvocati della Juventus, Luigi Chiappero e Maria Turco escono da un Palazzo di Giustizia, preso d’assalto da giornalisti e fotografi, dove sono stati sentiti come persone informate sui fatti e ribadiscono di essere "estranei" rispetto alle presunte pressioni, anche sui tempi e "trasparenti" sull’organizzazione delle lezioni online e della prova di italiano del campione. "La verità – dice l’avvocato dei bianconeri – viene spesso alterata, ritagliata, ricostruita e restituita in un racconto che magari serve più al lettore e però non è la verità". Il riferimento è agli stralci di conversazioni tra la collega Turco e i vertici (indagati) dell’Università per Stranieri. Ad una delle tre chiamate era presente – in vivavoce – anche Chiappero. Ma nel giorno in cui si ipotizzava un’imminente audizione del campione dell’Atletico Madrid, a far rumore è stata la decisione del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone di mettere uno stop all’indagine per "riprogrammare le attività e garantire la doverosa riservatezza" di cui ha bisogno un’indagine "che è, e deve restare seria", sottolinea il magistrato che ieri non era a Perugia. Una scelta forte presa in seguito a "ripetute violazioni del segreto istruttorio". Ma le audizioni riprenderanno nei prossimi giorni in segreto. Compreso l’esame come testimone di Luis Suarez via skype.

Erika Pontini