Gli allevatori di grilli: il cibo del futuro "Per ora vendiamo bozzoli da seta"

La scommessa di due gemelli: ci chiamano per convertire gli allevamenti di tacchini

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Ai principianti consigliate di iniziare con gli insetti al cioccolato.

"Ci crediamo, sarà il cibo del futuro. Ma adesso siamo fermi, finché non c’è un decreto attuativo del governo... Oggi possiamo vendere solo souvenir".

Antonio Bozzaotra, 47 anni, friulano di Pordenone, con il gemello Giuseppe è allevatore di insetti commestibili a Monselice.

Per molto tempo siete stati contesi dai più importanti salotti tv.

"Oggi continuiamo a parlare nelle scuole. Ma possiamo mettere in commercio solo bozzoli di baco da seta. Un prodotto che cura la pelle, dermatiti, psoriasi".

Sarete contenti della svolta Ue, l’Efsa ha dato il via libera alla larva di vermi della farina.

"Quello è un contentino. Sono semplici da allevare. Ma noi del settore diciamo che è uno degli insetti peggiori, perché avrà tanto omega-3 ma è molto grasso".

Il top, invece?

"La farina di grillo. La stanno studiando. L’insetto è quasi tutto proteine e calcio".

Com’è iniziata l’avventura?

"A 20 anni avevamo la passione dei camaleonti, che mangiano solo grilli. Così abbiamo deciso di allevarli. Il passo successivo è stato cucinarli. Dopo i 30 anni abbiamo cominciato a fare corsi, a 40 abbiamo aperto l’azienda agricola. Pensavamo di riuscire a lavorare bene, come succede in altri Paesi".

Invece no.

"La gente ha bisogno di essere informata. Ci chiamano ragazzi o agricoltori che vorrebbero trasformare capannoni di tacchini o polli in allevamenti di insetti. E l’Austria vorrebbe fare la piadina con la farina di grillo dell’Italia. Bisogna avere pazienza, il momento arriverà".

ri. ba.