Mercoledì 24 Aprile 2024

Giulio Regeni, nuovi elementi probatori dall'Egitto

Consegnati agli inquirenti italiani nell'incontro di oggi al Cairo

Giulio Regeni

Giulio Regeni

Roma, 21 dicembre 2017 - Nuova tappa nel delicato caso Regeni. Il team investigativo egiziano impegnato nelle indagini sull'omicidio di Giulio Regeni ha consegnato al procuratore capo di  Roma e al pm Sergio Colaiocco nuovi elementi probatori. Il tutto nel corso di un incontro avvenuto oggi al Cairo tra gli inquirenti italiani e il procuratore della Repubblica Araba d'Egitto, Nabel Sadek. Lo si evince dalla nota congiunta diffusa al termine della riunione. Il ricercatore friulano fu trovato morto al Cairo il 3 febbraio 2016. Era stato rapito diversi giorni prima, il 25 gennaio.

LA NOTA  - "Nel corso dell'incontro - si legge nel comunicato - i magistrati hanno proceduto ad una approfondita disamina dei nuovi elementi che i due uffici si sono scambiati". Vi è stato, inoltre, "un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori della società incaricata del recupero dei video della metropolitana del Cairo". I magistrati italiani hanno illustrato "una articolata e attenta ricostruzione dei fatti - prosegue la nota - effettuata dalla polizia giudiziaria italiana sulla base degli atti fin qui consegnati dall'Egitto in via rogatoriale, da ultimo in data 14 agosto scorso. La procura Generale Egiziana ha ricevuto una copia dell'informativa e proseguirà, quindi, le indagini sulla base delle ipotesi investigative formulate dai due uffici".

L'EGITTO - La consegna degli elementi probatori è uno degli effetti del ripristino dei rapporti diplomatici tra Egitto e Italia, con il ritorno del nostro ambasciatore al Cairo lo scorso agosto.  Aver ricucito "non significa una chiusura definitiva del caso", ha detto oggi in un programma televisivo del canale Extranews, il portavoce del ministero degli Esteri del Cairo, Ahmad Abu Zaid. Il rappresentante del governo di Al Sisi ha sottolineato che "il ritorno degli ambasciatori è un segnale del miglioramento delle relazioni tra i due Paesi ma il superamento della crisi legata al caso del ricercatore italiano Giulio Regeni non vuol dire la definitiva conclusione delle indagini". Abu Zaid ha confermato inoltre l'attenzione dell'Egitto a "identificare i responsabili dell'omicidio del ricercatore" ricordando la "totale trasparenza" nella collaborazione tra le due magistrature.

La famiglia di Regeni, in estate, aveva duramente criticato la scelta italiana di rimandare l'ambasciatore al Cairo, dicendosi "indignata"