Morto Giulio Brogi, dai Taviani a Montalbano: una vita sul set

L'attore veronese si è spento a 83 anni

Giulio Brogi in teatro con 'Il re pescatore' nel 1996 (Ansa)

Giulio Brogi in teatro con 'Il re pescatore' nel 1996 (Ansa)

Venezia, 19 febbraio 2019 - E' morto oggi all'età di 83 anni l'attore Giulio Brogi. La platea televisiva lo ha riconosciuto nei panni di Carlo Colussi, personaggio dell'ultimo episodio del Commissario Montalbano, Un Diario del 43, andato in onda proprio ieri sera. Ma i più agé lo ricorderanno per la sua interpretazione di Enea nella storica Eneide del '71 per la Rai di Franco Rossi. 

La carriera di Brogi, veronese, decolla in teatro con in grandi classici di Goldoni, Euripide, Shakespeare, Molière, lavorando col registi del calibro di Strehler, Zeffirelli, Missiroli. Nel cinema lo lanciano le pellicole dei fratelli Taviani, da Sovversivi (1967) a San Michele aveva un gallo (1972), a Il prato (1979). Nel 1990 è ne Il portaborse di Daniele Luchetti, ne Il segreto del bosco vecchio (1993) di Ermanno Olmi, in Terra bruciata (1995) di Andres Pfaffli. 

Carlo Mazzacurati lo vuole per La lingua del Santo (2000), Franco Battiato per Niente è come sembra (2007), Paolo Sorrentino ne La Grande Bellezza (girò l'incontro fra Jep Gambardella e il Maestro del cinema, scena poi tagliata e recuperata solo nella versione inedita arrivata nelle sale tre anni dopo la prima uscita del film nel 2013). 

Brogi ha lavorato fino alla fine: è morto a Negrar (Verona), il giorno dopo aver visto sul piccolo schermo la sua ultima creatura.