Giuliano Pisapia "Majorino è la guida per una nuova sanità"

Migration

Giuliano Pisapia, già sindaco di Milano col centrosinistra, europarlamentare, perché i lombardi dovrebbero cambiare guida in Regione?

"Perché è sempre più evidente che un cambiamento sia assolutamente necessario. La presunta eccellenza lombarda si è dimostrata solo una narrazione. Il decadimento della sanità lombarda, che è sempre meno un servizio pubblico universale, ne è una dimostrazione: trovare un medico di base è un’impresa, avere una visita o un esame in tempi ragionevoli senza pagare è impossibile. Per non parlare dei trasporti regionali, dei treni spesso in ritardo e addirittura fermi o della gestione del patrimonio di case popolari di Aler".

Perché Pierfrancesco Majorino può essere la guida giusta?

"Ha grande energia e conoscenza del territorio, oltre a una lunga esperienza amministrativa maturata in tanti anni da assessore a Milano, dove ha fatto molto bene. Anche l’esperienza al Parlamento europeo sarà particolarmente utile sui temi di competenza della Regione".

Majorino è un candidato di sinistra-sinistra: pro e contro?

"Chi aspetta un anno una visita non si chiede se il candidato che può cambiare la situazione sia più politico o più civico. Il centrosinistra in Lombardia governa bene in tantissimi Comuni e questo è una garanzia che Majorino e la sua squadra governeranno con competenza".

Possibile che l’elettorato del Terzo polo appoggi, anche col voto disgiunto, Majorino?

"Ne sono convinto. Molti cittadini che alle elezioni nazionali hanno votato Terzo polo conoscono Majorino e apprezzano quanto ha fatto da assessore e da europarlamentare. Ha dimostrato di far diventare concreti gli obiettivi su cui si impegna. Il Terzo polo poteva partecipare ad un progetto di cambiamento ma ha scelto di isolarsi con una candidata che fino al giorno prima era la vice di Fontana e la responsabile delle politiche sanitarie lombarde. Chi vuol cambiare ha solo una scelta: il centrosinistra, pure col voto disgiunto".

Possibile evitare nomine politiche in sanità?

"Certo. Da sindaco ho fatto tante nomine e ho cercato le persone giuste sulla base dell’esperienza, della capacità di ascolto, della professionalità".

L’incognita sarà l’astensione.

"È il punto cruciale. Chi vuole un vero cambiamento rispetto agli ultimi 28 anni deve andare a votare e convincere gli indecisi. Gli ultimi giorni sono decisivi. Ogni voto è importantissimo".

Chi dovrebbe portare con sé Majorino in Regione se vince?

"Donne e uomini che abbiano esperienza amministrativa, conoscenza del territorio, competenza professionale, passione sociale. Che credano nella politica come servizio. E possano partire subito: dopo 28 anni di centrodestra ci sarà tanto da fare".

Giambattista Anastasio