Giovedì 25 Aprile 2024

Giù le mani dagli amori in vacanza

Viviana

Ponchia

Nel 1200 il vescovo tedesco Alberto Magno si prese la briga di redigere una lista delle posizioni dell’amplesso, ordinandole dalla più peccaminosa alla più consona. Ecco la sua classifica: da dietro, lato a lato, seduti, in piedi, alla missionaria. Il sesso andava fatto il più possibile vestiti. Se state sogghignando con aria di sufficienza pensando a come erano messi nel Medioevo, pensate a come siamo messi noi.

La prossima estate, in caso di flirt, va bene stare mano nella mano, ma niente baci. Lo raccomanda il virologo che a inizio pandemia allertava sul convivente asintomatico e caldeggiava l’onanismo. È l’ultima pagina di un libretto di istruzioni che, non so voi, ma io mi sono stancata di leggere. Già a novembre gli esperti si erano divisi fra l’astinenza o il fai da te e la prudente concessione all’istinto, incartandosi sul primato della mascherina rispetto al preservativo. Ora si accaniscono sugli amori da vacanza, che come tutti sappiamo sono l’evento meno controllabile della vita. Si comincia sempre mano nella mano, poi da cosa nasce cosa. La luna, la spiaggia, il gozzo come alcova. Certo nessuno andrà a controllare cosa succede sotto ai pontili, come immagino nessuno misurasse la decenza delle acrobazie nelle camere da letto di Colonia. È solo un consiglio, l’ennesimo. E siccome abbiamo un bisogno disperato di vedere nascere cose, decideremo sul momento.