Giro di vite su scuola e trasporti. Draghi studia il Green pass obbligatorio

L’obiettivo è tornare in classe a settembre. Speranza: nelle prossime ore decideremo sul vaccino ai prof per legge

Migration

di Elena G. Polidori

L’obiettivo prioritario è il ritorno a scuola in presenza, perché "un altro anno così – per dirla con Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi – non lo reggiamo", ma il traguardo è ancora lontano. Il governo, però, è già al lavoro per scongiurare il ricorso alla dad, questione che ieri è stata al centro dell’incontro, a Palazzo Chigi, tra il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, e la "cabina di regia" che si sta occupando del tema. Perché, ovviamente, non c’è solo la scuola. A settembre diventerà caldo anche il tema dei trasporti e quello del lavoro, con Confindustria che preme per rendere obbligatorio il vaccino per entrare in azienda e i sindacati che si dicono fortemente contrari. Questione, questa, che verrà discussa in un’apposita riunione in programma già in settimana, o al più tardi la prossima.

Ma il nodo resta quello dell’obbligo vaccinale per i docenti e il personale scolastico, da cui potrebbero discendere anche altre obbligatorietà per quelle categorie considerate "indispensabili" per il proseguimento delle attività. E i docenti sono tra questi. In searata il ministro Roberto Speranza ha precisato che l’obbligo vaccinale è una delle ipotesi allo studio: "Nelle prossime ore valuteremo quale sarà lo strumento più efficace per far tornare tutti a scuola in presenza, in sicurezza e senza dad. Nessuna ipotesi è esclusa".

Scuola, sicurezza e trasporti, dunque, in primo piano. Oggi ci sarà una riunione online dei sindacati con i tecnici del ministero dell’Istruzione e i rappresentanti della struttura commissariale per l’emergenza per discutere del Protocollo sulla sicurezza in vista della ripartenza a settembre. Poi, ci sarà un’altra riunione, alle 15, dei sindacati con la presenza del presidente dei presidi, Giannelli. "Il raggiungimento del 60% di vaccinati tra il personale e la popolazione scolastica over 12 a settembre è un obiettivo – ha ribadito ieri il presidente –. Ma chiediamo che prima ci siano misure tecniche e scelte politiche e poi si discuta della sottoscrizione del Protocollo d’intesa sulla sicurezza".

Ma per intervenire davvero si attenderà probabilmente il 20 agosto, data entro la quale le regioni dovranno consegnare al commissario Figliuolo i numeri reali del personale scolastico che non vuole vaccinarsi o non può farlo per motivi di salute. A oggi sono 222.132 quelli che non hanno fatto neanche la prima dose del vaccino, il 15,17% dell’intera popolazione scolastica. Anche ieri, il commissario all’emergenza ha sfoderato ottimismo su più fronti: "Il nostro obiettivo è arrivare all’80% di vaccinati per settembre, ora siamo al 56% e lo ritengo un buon risultato. Siamo un po’ sotto sugli over 60". Ma riguardo all’obbligatorietà di vaccinazione per i docenti, è rimasto sul vago: "È una decisione che spetta al consiglio dei ministri".

Insomma, la questione è ancora tutta da sviscerare (nelle riunioni di oggi, si fa sapere a Palazzo Chigi, si raccoglieranno soprattutto dati, ndr), perché comunque il cosiddetto "decreto agosto", ovvero il provvedimento con cui il governo prenderà una decisione non solo sulla scuola, ma anche sui trasporti a lunga percorrenza, treni, aerei e navi, non arriverà prima di metà agosto. Per fine agosto, poi, diverse fonti di governo danno per scontato che l’obbligo del Green pass per i trasporti ci sarà, per evitare che la curva s’impenni dopo l’estate, come già accaduto l’anno scorso. Il lasciapassare potrebbe entrare in vigore a metà settembre, mentre è ancora da discutere quello per accedere in azienda. Allo studio anche protocolli per favorire al massimo la vaccinazione tra i lavoratori, mentre continua il pressing del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, per estendere l’obbligo agli statali che lavorano a contatto con il pubblico.