Giovedì 18 Aprile 2024

Giovedì santo, il significato della 'Lavanda dei piedi'

Il Giovedì santo conclude il periodo di penitenza della Quaresima e dà inizio al Triduo pasquale. Ecco tutte le tappe liturgiche della giornata e le sue origini nel culto ebraico Previsioni meteo Pasqua 2018, forte maltempo fino a sabato. Poi spunta il sole

'L'Ultima Cena' di Leonardo da Vinci (Omaggio)

'L'Ultima Cena' di Leonardo da Vinci (Omaggio)

Roma, 29 marzo 2018 - Oggi è Giovedì santo, il giorno che conclude i quaranta giorni di Quaresima (e il digiuno penitenziale) iniziati con il mercoledì delle Ceneri e dà inizio al Triduo pasquale: i tre giorni di Passione, morte e resurrezione di Cristo che si concludono con i vespri della domenica di Pasqua. Dal punto di vista della liturgia cattolica, il Giovedì santo inizia con la mattutina 'messa del Crisma', nella quale il Papa (e i vescovi nelle varie diocesi) benedice il sacro crisma, l'olio che verrà usato per tutto l'anno successivo nei scaramenti di battesimo, cresima, ordine sacro, unzione degli infermi e dei catecumeni.

Previsioni meteo Pasqua 2018, forte maltempo fino a sabato. Poi spunta il sole

Nel tardo pomeriggio, in tutte le chiese si celebra la messa in 'coena domini', ovvero 'la cena del Signore' tramite la quale si ricorda il solenne avvenimento dell'ultima cena di Gesù con i discepoli prima della condanna a morte. Nel vangelo di Giovanni (cap. 13) si riferisce che durante questo evento Gesù compì un gesto destinato a segnare la storia del cristianesimo, ovvero lavò i piedi ai discepoli.

LA LAVANDA DEI PIEDI, SIGNIFICATO - Il gesto compiuto da Gesù è di forte impatto simbolico poichè lavare i piedi era un gesto normalmente riservato ai servitori e agli schiavi, un segno di ospitalità dovuto dalle mogli ai mariti e dai figli ai padri, certamente non qualcosa che i discepoli si sarebbero aspettati dal Messia. nel vangelo di Giovanni si racconta che tale fu lo stupore dei seguaci di Gesù, che Pietro, poi divenuto il primo Papa, inizialmente rifiutò il gesto non comprendendolo. La lavanda dei piedi simboleggia la totale disponibilità e accoglienza del cristiano nei confronti degli altri e soprattutto di chi è normalmente ritenuto inferiore.

LA PASQUA EBRAICA - Non è un caso che durante il Giovedì santo Gesù e i discepoli si fossero ritrovati per cenare insieme: in questa giornata cade infatti il momento culminante della Pasqua ebraica. Nota come festa degli 'Azzimi', è il momento più solenne nel dell'anno nel quale si celebrano le opere compiute da Dio durante la liberazione degli ebrei dall'Egitto (Esodo 12). I riti durano dal 14 al 21 del mese di Nisan (tra marzo e aprile) e in questo periodo è consentito mangiare solo pane non lievitato (in greco 'azymos'). In corrispondenza del nostro Giovedì santo si consuma una cena a base di agnello (sgozzato in precedenza) della quale ogni gesto è stabilito in modo preciso.

LA REPOSIZIONE DELL'EUCARESTIA - La liturgia del Giovedì santo si conclude infine con la reposizione dell'eucarestia, ovvero la sistemazione dell'Ostia in una cappella laterale della chiesa adornata a festa, che nel corso della serata e del mattino dopo sarà meta di adorazione e preghiera da parte dei fedeli. Tutto il resto della chiesa viene oscurato in segno di dolore e penitenza per simboleggiare la Passione di Cristo: durante queste ore le luci sono spente, i crocifissi coperti, le campane non suonano, l'altare è disadorno e il tabernacolo (che normalmente ospita le ostie) viene lasciato aperto.