
Ieri Napoli si è quasi abbracciata intorno alla bara bianca di Giovanbattista Cutolo, ucciso a 24 anni da un ragazzino di 17 anni per un parcheggio. Piazza del Gesù Nuovo era gremita. Il vescovo don Mimmo Battaglia ha sferzato tutti: "Nessun adulto può dirsi assolto". La musica di Giovanbattista, promessa dell’orchestra Scarlatti, ha accompagnato il rito. Daniela Di Maggio, la mamma, per tutto il tempo non ha fatto che chiedere "giustizia". Oggi andrà dalla premier Meloni, le dirà che l’omicidio "è stato un crimine contro l’umanità" e che "deve servire per il riscatto dell’umanità". La sorella Ludovica, il suo dolore, l’ha affidato a una lettera: "Napoli sei tu, non Gomorra". In chiesa c’erano i ministri Piantedosi e Sangiuliano, il governatore De Luca, il sindaco Manfredi, gli ex ministri Speranza e Costa, ma anche lo scrittore Maurizio De Giovanni.