Martedì 23 Aprile 2024

Giornata mondiale del gatto, il web festeggia così. La 'guerra' tra Palmerston e Larry

Sono i mici del ministero degli Esteri britannico e di Downing Streeti. I felini sono un portentoso antistress: tutti gli studi

Palmerston, va in pensione il gatto del ministero egli Esteri britannico (Ansa)

Palmerston, va in pensione il gatto del ministero egli Esteri britannico (Ansa)

Roma, 8 agosto 2020 - Se in Italia il gatto è festeggiato (almeno dal 1990), il 17 febbraio, nel resto del mondo oggi si celebra il World Cat Day, ovvero la giornata mondiale del gatto. Le date per rendere omaggio ai felini erano diverse da Paese a Pae se fino al 2002, quanto l'International Fund for Animal Welfare ha pensato di risolvere l'empasse scegliendo l'8 agosto per tutti, perché agosto è il mese in cui sono più frequenti gli abbandoni degli animali domestici. I gattofili, ovviamente, festeggiano entrambi i 'compleanni', aggiungendone magari qualcuno in più (negli Usa ad esempio si festeggia il 29 ottobre, in Giappone il 22 febbraio, in Russia l'1 marzo). Comunque sia, una cosa è certa: la celebrazione del gatto è - tra le molte "giornate internazionali di..." - quella più 'internettiana': da sempre sul web spopolano le imprese di gatti, mici e micetti, tanto che il fenomeno è diventato materia di studio.  Tra i più affezionati alle gesta dei felini sono i sudditi di sua maestà: e stanze del potere britanniche ospitano gattoni ex randagi che sono diventati vere star del web. Nota è, ad esempio, la 'guerra' tra Palmerston - il neo-pensionato gattone del ministero degli Esteri - e  Larry, il gatto di Downing Street. 

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Palmerston va in pensione

Palmerston, il gatto del ministero degli Esteri britannico, è arrivato a fine missione e con la pensione è stato trasferito in campagna per "trascorrere più tempo a rilassarsi lontano dalle luci della ribalta". Lo ha annunciato lui stesso con una 'lettera' rilanciata dal Foreign Office. Il felino, oltre 105 mila follower su Twitter, non vive più a Whitehall ma in mezzo alla natura, dove si dedica ad arrampicarsi sugli alberi piuttosto che "ascoltare di nascosto tutte le conversazioni dei dignitari stranieri". Sulla decisione non sembra aver pesato la nota rivalità con Larry, il gatto di Downing Street, con il quale si è scontrato fin dal suo arrivo nel 2016.

Gatti antistress: gli studi

L'8 agosto è la giornata mondiale del gatto (Ansa)
L'8 agosto è la giornata mondiale del gatto (Ansa)

In certi momenti non c'è antistress più potente e naturale di un gatto, con le sue fusa e gli occhi che sembrano parlare. Averne uno e amarlo porta, però, non solo questo beneficio: fa bene più nel complesso alla salute psicologica, giova alle relazioni e rende più resilienti anche verso i piccoli problemi quotidiani, dal mal di testa al raffreddore. 

I risvolti positivi dell'avere un gatto sono stati riscontrati in diversi studi scientifici. In uno studio pubblicato nel 2002 sulla rivista Psychosomatic Medicine, i ricercatori hanno preso in esame 120 coppie sposate, sottoponendole a compiti stressanti, come sottrarre tre ripetutamente da un numero di quattro cifre o tenere la mano in acqua ghiacciata per due minuti. Prima che iniziassero i compiti stressanti, i proprietari di gatti avevano già una frequenza cardiaca a riposo e una pressione sanguigna inferiori rispetto agli altri e anche durante le attività hanno mostrato di sentirsi più che minacciati sfidati, di avere frequenza cardiaca e pressione sanguigna più basse e hanno persino commesso meno errori di matematica. 

Dal punto di vista delle relazioni , invece, una ricerca pubblicata nel 2015 sulla rivista Anthrozo”s ha mostrato che i 'cat lovers', gli amanti dei gatti, tendono a essere più predisposti verso gli altri, sono insomma più socialmente sensibili. Uno studio del 1991 sul Journal of the Royal Society of Medicine su 71 adulti, 24 dei quali con un amico felino preso da pochissimo, ha evidenziato dopo un mese una riduzione di disturbi come mal di testa, mal di schiena e raffreddore, sebbene (in media) i benefici sembrassero svanire col passare del tempo. Insomma, come scriveva il poeta Charles Baudelaire non c'è di meglio che dire "Vieni sul mio cuore innamorato, mio bel gatto: trattieni gli artigli e lasciami sprofondare nei tuoi occhi belli, misti d'agata e metallo". 

Italia, 7,3 milioni di amici mici

In Italia si stima più di 60 milioni gli animali d'affezione, di cui 7,3 milioni di gatti, ma cibo e cure mediche "sono gravati da un'aliquota pari a quella dei beni di lusso, il 22%" , tre volte quella delle famiglie tedesche, dicono veterinari e aziende del settore che con una lettera aperta inviata a Governo e Parlamento chiedono che "al primo provvedimento utile, prestazioni veterinarie e alimenti per cani e gatti vengano inserite nella fascia Iva agevolata al 10%, la stessa dei medicinali veterinari".