Giovedì 12 Settembre 2024

Palermo: chi era Giorgia Migliarba, morta a 28 anni in ospedale con il bimbo che portava in grembo. Parenti contro il 118

La giovane, già mamma di 3 figlioletti e residente nel quartiere Zen, secondo una prima ricostruzione sarebbe arrivata all’ospedale Villa Sofia già in arresto cardiaco. Sarà eseguita l’autopsia

Giorgia Migliarba, 28 anni, è morta con il bimbo che portava in grembo

Giorgia Migliarba, 28 anni, è morta con il bimbo che portava in grembo

Palermo, 13 settembre 2023 – Giorgia Migliarba aveva solo 28 anni, era al sesto mese di gravidanza, già mamma di 3 bambini. La giovane è morta  con la creatura che portava in grembo all'ospedale Villa Sofia di Palermo. Ancora da chiarire le cause del decesso.

La reazione dei parenti

La mamma, che abitava in via Costante Girardengo nel quartiere dello Zen, è stata portata in ospedale dai familiari. L’ambulanza del 118, chiamata in soccorso, quando è arrivata a casa non ha trovato la paziente. “I parenti non hanno atteso l’arrivo dei sanitari e hanno trasportato la donna in auto al pronto soccorso - la versione della centrale operativa del 118 -. Appena arrivati, i colleghi sono stati aggrediti con pugni al mezzo e urla. L’ambulanza era partita dall’ospedale Cervello con un medico a bordo, data la gravità delle condizioni della paziente, e ha impiegato meno di 10 minuti per arrivare”.

Altri parenti si sono presentati al pronto soccorso e presso la camera mortuaria dell’ospedale lanciando diversi oggetti contro le finestre. La loro reazione è stata ripresa con i cellulari da alcuni ricoverati. 

L’arrivo all’ospedale

Giorgia Migliarba, secondo quanto è stato ricostruito fino ad oggi, è arrivata al pronto soccorso di Villa Sofia già in arresto cardiaco: i medici avrebbero provato a rianimarla per oltre un’ora ma per lei però non c’è stato niente da fare.  Sarà eseguita l'autopsia sul corpo. La procura ha disposto il sequestro della salma e il trasferimento all'istituto di medicina legale dell'ospedale Policlinico.

Lo strazio di parenti e amici

Resta lo strazio di famiglia e amici, che si riversa anche sui social. Dove la giovane mamma scriveva: “Amo i miei figli, siete la mia vita”, con le date di nascita dei bambini, 2015, 2017 e 2020.  “Cugina sono senza parole, non ci posso credere. Buon viaggio a te al tuo piccolino solo tristezza, sono sotto choc”, è lo strazio di una parente. Con quella promessa: “Ti porterò sempre nel mio cuore”.