Messina, giallo sulla scomparsa di Gioele. "Perse le tracce, allargate le ricerche"

Si allarga il perimetro per ritrovare il figlio della dj Viviana Parisi, anche in un pozzo. Autopsia rileva fratture multiple, il legale della famiglia: "Si sta seguendo ipotesi suicidio"

Al lavoro nuclei Saf e droni Sapr vigili del fuoco (Ansa)

Al lavoro nuclei Saf e droni Sapr vigili del fuoco (Ansa)

Messina, 12 agosto 2020 - Si allarga ulteriormente il perimetro di ricerche per il piccolo Gioele Mondello, il figlio di 4 anni di Viviana Parisi, la donna di 43 anni trovata morta sabato pomeriggio nei boschi di Caronia (Messina). Del bambino si sono perse le tracce subito dopo la scomparsa della donna, avvenuta lunedì 3 agosto, dopo avere avuto un lieve incidente in autostrada sulla A20 Messina-Palermo. Questa mattina nel 'campo base' della stazione di servizio Ip di Marina di Caronia, dove si sono sistemati i mezzi dei Vigili del fuoco, della Gdf, della Protezione civile e dei forestali, i soccorritori sono già tutti al lavoro, per il decimo giorno consecutivo. Oggi le ricerche si sono allargate sia in direzione verso l'autostrada, che verso le campagne, perché, come spiegano, tutta la zona attorno al luogo del ritrovamento della donna, sotto un traliccio, "è già stata bonificata". I controlli si sono estesi anche in un pozzo, per verificare l'eventuale presenza del piccolo Gioele.

Il legale: "Si segue ipotesi suicidio"

In giornata dovrebbero essere eseguiti ulteriori controlli sul traliccio, ai piedi del quale è stato rinvenuto sabato il corpo senza vita di Viviana Parisi, per ispezionarlo. L'autopsia eseguita ieri sera ha rivelato che Viviana aveva delle fratture multiple sul bacino, sulle braccia, sulle gambe. Secondo il legale della famiglia, Pietro Venuti, si tratta di ferite ed ecchimosi che potrebbero essere "compatibili con una caduta dall'alto" e, a questo punto, l'ipotesi del suicidio della donna prenderebbe più corpo. "Secondo quanto è emerso ieri dopo l'autopsia e visto che le ricerche proseguono a Caronia e Sant'Agata di Militello, negli stessi punti degli altri giorni, riteniamo che l'ipotesi che si sta perseguendo sia quella del suicidio di Viviana", ha spiegato Venuti. Ancora non si escludono le altre ipotesi. La donna, per esempio, potrebbe essere stata presa, colpita con un oggetto molto contendente, una catena ad esempio, oppure una mazza. Ma "il corpo di Viviana Parisi non presenta nessuna ferita da arma da taglio o da arma da fuoco", ha aggiunto il legale, "ma solo ferite compatibili con una caduta. Sicuramente non è stata colpita con un'arma". 

L'entomologo: "Al lavoro per scoprire orario del decesso"

Il professor Stefano Vanin, l'entomologo forense di Genova, che ieri ha partecipato all'autopsia sul cadavere di Viviana Parisi, è al lavoro per scoprire l'orario del decesso della deejay di 43 anni. Vanin, noto per essere stato il perito nei casi di Yara Gambirasio, Melania Rea e Lucia Manca, lavora sulle larve e gli insetti trovati sul corpo per potere stimare con precisione il momento della morte. E, soprattutto, se la donna è morta lì o è stata trasportata sul posto da qualcuno. Ecco perché ieri pomeriggio, prima di recarsi all'ospedale Papardo di Messina, l'entomologo forense ha fatto un sopralluogo nel posto in cui è stato trovato il corpo della donna per prelevare dei reperti, insetti e larve. Da oggi il lavoro di laboratorio per "l'identificazione della specie, il confronto con i dati termici e quindi si arriverà a una stima dei tempi del decesso", ha detto.