Ginnastica ritmica, scandalo delle denunce: a Desio commissariata l'accademia

La decisione della Fgi con una delibera d'urgenza del presidente Tecchi. Il commissario sarà il vicepresidente Peroni

Ginnastica ritmica: un'atleta esegue un esercizio con il nastro (Foto Toni)

Ginnastica ritmica: un'atleta esegue un esercizio con il nastro (Foto Toni)

Roma, 3 novembre 2022 - Dopo le denunce delle ex atlete di ginnastica ritmica, arriva il commissariamento dell'accademia internazionale di Desio. La decisione è stata presa dalla Fgi, con una delibera d'urgenza firmata dal presidente Gherardo Tecchi. Il commissario sarà il vicepresidente vicario Valter Peroni. Inoltre è stato disposto un duty officer, ovvero un ufficiale di servizio che una volta a settimana andrà a verificare la situazione delle ragazze e sono stati stanziati 120 mila euro complessivi per il progetto di salvaguardia degli atleti.

Ginnastica ritmica: lo scandalo delle denunce

La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo di inchiesta a carico di ignoti dopo l'esposto della madre di due giovani sorelle ginnaste che ha denunciato presunte violenze psicologiche nei confronti delle figlie da parte degli allenatori. Le due ragazzine, che nel frattempo si sono ritirate, si allenavano in una palestra del Bresciano. L'indagine coordinata dall'aggiunto Alessio Bernardi e dal Procuratore Francesco Prete, che non è conoscitiva ma ha un titolo di reato, è stata affidata alla Squadra Mobile e fa parte di un quadro più ampio in cui parecchie ragazze o ex Farfalle della Nazionale Italiana, come Nina Corradini e Anna Basta, hanno denunciato quello che accadeva dietro le quinte nel mondo della ginnastica ritmica con presunte umiliazioni, vessazioni e pressioni, legate soprattutto al peso.

Consiglieri atleti Fgi: "Nessuno verrà lasciato solo"

"Nessuno verrà lasciato solo. Nessuno verrà lasciato indietro. Tutti insieme per una trasformazione culturale". Queste le frasi con cui si conclude la nota firmata da Michela Castoldi e Paolo Principi, consiglieri della Fgi in rappresentanza degli atleti, sul caso dei presunti abusi psicologici denunciati. "Come rappresentanti degli atleti nel Consiglio federale della Fgi, seguiamo con estrema attenzione l'evolversi della vicenda. Noi siamo sempre schierati senza se e senza ma al fianco delle atlete - scrivono i due consiglieri -. Ci sentiamo coinvolti in prima persona in questo momento di grande disagio: il loro dolore e' anche il nostro dolore". Castoldi e Principi ricordano poi che "sono già allo studio importanti iniziative e progetti da parte del Consiglio federale per creare degli strumenti che possano tutelare efficacemente tutti i ginnasti" anticipando che "inizieremo anche un progetto di Athlete Empowerment, per guidare, con il nostro presidente e con la federazione, una vera e propria rivoluzione culturale, rivoluzione che non può più attendere".

Infine, un invito: "Tutte le ginnaste e i ginnasti devono sapere che avranno sempre nei rappresentanti degli atleti nel Consiglio federale nel suo insieme e negli organismi di tutela che esistono e che potenzieremo immediatamente (Procura federale e Safeguarding office) persone pronte ad ascoltarli e ad intervenire".