Gigi D'Alessio, lite con i paparazzi: il pm chiede 3 anni di carcere

Dieci anni fa all'Olgiata il cantante ebbe una lite con alcuni paparazzi, cui sottrasse le macchine fotografiche. Lui si difende: "Le ho consegnate ai carabinieri"

Gigi D'Alessio (Ansa)

Gigi D'Alessio (Ansa)

Roma, 19 giugno 2017 - Dopo dieci anni tondi tondi, il pm Cristiana Macchiusi ha chiesto ai giudici della prima sezione penale del tribunale di condannare a tre anni di carcere Gigi D'Alessio, accusato di rapina maturata a seguito di una lite avvenuta l'11 gennaio del 2007 all'Olgiata con due 'paparazzi' ai quali furono strappate le macchine fotografiche. I due fotografi si erano appostati a poca distanza dalla villa dell'artista napoletano nella speranza di sorprenderlo in compagnia di Anna Tatangelo (quando il gossip sul loro rapporto ancora impazzava). La sentenza è prevista per giovedì.

Già prosciolto dall'accusa di lesioni per le ferite riportate dai fotografi in quella lite, l'autore di successi come "Non dirgli mai", "Tu che ne sai" e "Miele", il 9 marzo scorso si era presentato in tribunale per raccontare la 'sua' verità su quanto accaduto e negare di aver rapinato chicchessia.

"Di fronte all'insistenza dei paparazzi che non volevano andarsene da lì - aveva spiegato D'Alessio - decisi di affrontarli assieme a Roberto Di Maria (suo collaboratore, anche lui imputato, ndr); volarono parole grosse e ci fu anche una colluttazione. Io chiedevo di darmi le fotografie ma i 'paparazzi' mi dissero che non avevano fotografato nulla. Non presi le loro attrezzature per impadronirmene, ma furono loro a darmele per dimostrare che non avevano fatto alcuno scatto. Ai carabinieri poi diedi i borsoni con gli apparecchi e loro stesero un regolare verbale". 

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