Giallo sullo chef ammazzato

Una esecuzione a Palermo ricorda lo stile mafioso, ma la vittima, un cuoco algerino conosciuto come una persona trasparente e perbene, contrasta con questo. Un giallo che ha lasciato una famiglia in lutto.

Giallo sullo chef ammazzato
Giallo sullo chef ammazzato

Un’esecuzione, in una strada nel centro di Palermo, che richiama alla mente lo stile mafioso, ma che contrasta nettamente con la personalità e il vissuto della vittima: Badr Boudjemai (nella foto), algerino di 41 anni – che da anni lavorava regolarmente come cuoco – descritto da amici, familiari e conoscenti come una persona trasparente e perbene. Un uomo che ha lavorato per anni nei locali della movida palermitana sempre sereno e con un sorriso contagioso. Per questo l’omicidio ha tutti i contorni di un giallo. L’uomo era uscito dieci minuti prima dal ristorante. Stava tornando a casa e, come faceva sempre a fine lavoro, ha mandato un messaggio alla moglie, che lo aspettava con i due figli di cinque e un anno: "Sto tornando". Ma due sicari lo hanno raggiunto alle spalle e lo hanno ucciso con tre colpi di pistola.