Venerdì 19 Aprile 2024

Bambino scomparso al Mugello: giallo nei boschi

L'allarme dei genitori solo al mattino: "Abbiamo messo a letto Nicola, poco dopo non c’era più". Il casolare è isolato, ricerche a tappeto. "E se fosse stato rapito?" L'ipotesi che fa paura solo sussurrata Aggiornamento: Ritrovato vivo il bimbo scomparso al Mugello

Le ricerche al Mugello e, nel riquadro, il piccolo Nicola Tanturli

Le ricerche al Mugello e, nel riquadro, il piccolo Nicola Tanturli

Lunedì, dicono babbo e mamma, il loro figlioletto Nicola Tanturli, uno scricchiolo bruno con gli occhi giganteschi e appena 21 mesi di vita, aveva mangiato con loro e la sorellina. Poi lo avevano messo a letto ed erano usciti a "badare le bestie". Una volta rincasati il bambino non c’era più. Le prime ricerche insieme ai vicini, poi la chiamata dei carabinieri, all’alba. Ci sono almeno 5-6 ore di ’buco’ in cui Nicola è stato cercato solo da poche persone, che diventeranno un battaglione nel pomeriggio. Ma di lui, fino alla notte scorsa, nessuna traccia. Siamo a Campanara, un fazzolettone di verde che ricorda le capriole di Heidi in mezzo ai boschi dell’alto Mugello, Comune di Palazzuolo sul Senio, ancora nel Fiorentino ma fisicamente già nella Romagna Toscana. Nicola vive quassù, in questa sorta di eco villaggio fatto di casupole in pietra di vecchi contadini e dove si arriva solo dopo una scarpinata in mulattiera. Nicola è un piccolo Tarzan, dice la gente di qui.

Aggiornamento: Ritrovato vivo il bimbo scomparso al Mugello

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Un bimbo già avvezzo a gironzolare senza paura tra cespugli e boscaglia nonostante la tenera età. Già, ma quanto mai può aver camminato, al buio, – senza cadere o piangere, o tornare indietro – un bambino di nemmeno due anni? Più lontano di uno spazio fisico setacciato per 24 ore da un massiccio spiegamento di forze dell’ordine, vigili del Fuoco, speleologi, volontari mugellani? con la famiglia e altre persone. Almeno 200 i soccorritori schierati per l’intera giornata di ieri in un territorio impervio. Con loro anche gli abitanti dell’ecovillaggio dove si pratica l’agricoltura biologica e si fanno, tra le altre cose, creme dai petali di rosa.

Anche se avvilita dalla lunga e vana giornata di ricerche l’ipotesi più probabile è che durante la notte, non è chiaro in quale orario, Nicola si sia svegliato, sia sceso dal letto e sia uscito di casa, dove non ha più fatto ritorno. Potrebbe, si era supposto in un primo momento, aver camminato a lungo fino a perdersi.

Quando i genitori hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri della zona, la prefettura ha attivato il piano di ricerca per le persone disperse. "Io sono rimasta coi nipotini – racconta un’anziana del posto –. I genitori sono sconvolti, tutta la nostra comunità è in giro per i boschi a cercare il bambino". Babbo e mamma siedono sconsolati all’ombra di un albero. Non si capacitano. Sul posto il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Gian Piero Philip Moschetti che di Nicola dice: "È un bambino molto attivo, vispo, potrebbe camminare per un chilometro all’ora".

L’area scandagliata è ampia circa 10 chilometri quadrati. Sul posto vigili del fuoco, con circa 40 uomini e un elicottero, carabinieri, soccorso alpino, volontari del soccorso alpino e volontari della protezione civile. Ai cani molecolari sono stati fatti annusare alcuni vestitini del piccolo, tra questi anche un pannolone, per aiutarli nelle ricerche. Sono arrivati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco di Bologna, arrivati a bordo di un elicottero Drago, per ispezionare un laghetto artificiale dove ieri mattina in prima battuta si era sospettato il piccolo potesse essere caduto. "Incredibile che non si trovi, incredibile – si lascia scappare un esperto speleologo mentre si asciuga la fronte fradicia di sudore –. Dove può essere arrivato un bambino così piccolo che in 200 non riusciamo a trovarlo? C’è qualcosa di strano". Qualcuno, alla fine, sussurra perfino: "E se fosse stato rapito?".

Le ricerche sono proseguite anche di notte attraverso un elicottero dei vigili del fuoco con termoscanner. Per illuminare l’area torri faro messe a disposizione dai vigili del fuoco e da associazioni del volontariato.