Venerdì 19 Aprile 2024

Ghetto, il giorno del ricordo La leader di FdI: furia nazifascista

Nel condannare i rastrellamenti, nessun distinguo tra le colpe dei tedeschi e quelle delle camicie nere

di Ettore Maria Colombo

Buona la prima. Giorgia Meloni la azzecca al primo colpo, con un post, via Facebook, perfetto da ogni punto di vista: storico, politico, ecc. "Il 16 ottobre 1943 – scrive la leader di FdI – è per Roma e per l’Italia una giornata tragica, buia e insanabile. Pochi minuti dopo le cinque, la vile e disumana deportazione di ebrei romani per mano della furia nazifascista: donne, uomini e bambini furono strappati dalla vita, casa per casa", con l’accento che cade sulla "furia" nazifascista.

A tema, il rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, quando la Gestapo tedesca – con la collaborazione dei fascisti – portò via 1259 persone, tra cui 207 bambini, quasi tutti ebrei. Un eccidio impresso, in modo indelebile, nella memoria della comunità ebraica e non solo. "Più di mille persone furono deportate e di loro solo quindici uomini e una donna fecero ritorno. Nessuno dei bambini", ricorda la Meloni. "Un orrore che deve essere da monito perché certe tragedie non accadano più. Una memoria che è di tutti gli italiani e che serve a costruire gli anticorpi contro l’indifferenza e l’odio per continuare a combattere l’antisemitismo". Poi, chiama la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, cui esprime "vicinanza". Molto simili le parole del neo-presidente del Senato, Ignazio La Russa (FdI): "Il rastrellamento del ghetto di Roma rappresenta una delle pagine più buie della nostra storia. È compito di tutti, a cominciare dalle istituzioni, tramandare il ricordo futuro. Non si ripetano mai più simili tragedie". Poi ecco il segretario della Lega, Matteo Salvini: "Il rastrellamento del ghetto di Roma sarà sempre una pagina buia e incancellabile della nostra storia. Oltre al ricordo e alla solidarietà alla comunità ebraica, dobbiamo garantire l’impegno affinché orrori non si ripetano. L’antisemitismo non dev’essere mai sottovalutato o tollerato".

In scia il neo-presidente della Camera, Lorenzo Fontana: "Una delle pagine più buie, tristi e raccapriccianti della storia del Paese. Dovere delle istituzioni, mantenere vivo il ricordo a contrastare ogni razzismo e antisemitismo". Poi c’è pure Silvio Berlusconi che esprime "vicinanza alla comunità ebraica e al popolo israeliano. Questa resta una ferita indelebile non solo per l’intera Comunità ebraica, ma anche per noi che ancora oggi, a distanza di 79 anni, ricordiamo ancora con dolore quella terribile tragedia. Il ricordo sia un monito per le nuove generazioni, affinché condannino con forza il razzismo e l’antisemitismo".

Dall’opposizione, il segretario dem, Enrico Letta, affida i pensieri a un secco tweet mentre il presidente del M5s, Giuseppe Conte, sceglie Facebook, ma la butta tutta in politica: "Nelle istituzioni, piazze e strade non sia mai abbassata la guardia contro un revanscismo culturale che ammicca a vecchie nostalgie affinché i valori antifascisti del nostro ordinamento costituzionale non siano mai più minacciati dalla demagogia eversiva". In serata la chiosa del dem Andrea Orlando: "Positivo che anche forze in passato reticenti si pronuncino su questo fatto".