Chi era Germano Mancini, carabiniere morto a Cuba. L'ipotesi vaiolo delle scimmie

Originario di Pescara, viveva nel Veneziano. Da due mesi era diventato comandante della stazione di Scorzé

Germano Mancini e, a destra, un'immagine di Cuba

Germano Mancini e, a destra, un'immagine di Cuba

Roma, 23 agosto 2022 - Germano Mancini aveva 50 anni e da poco più di due mesi era diventato comandante dei carabinieri della stazione di Scorzé, in provincia di Venezia. È morto a Cuba il 21 agosto - riportano i media locali -, e sarebbe il primo italiano deceduto con l'infenzione da vaiolo delle scimmie. Originario di Pescara, il militare risiedeva a Noale, nell'entroterra veneziano. A quanto riferisce la sindaca di Scorzé, Nais Marcon, Mancini viveva con la moglie e aveva un figlio di 20 anni.  Aveva prestato in servizio nella trevigiana a Zero Branco per un paio d'anni poi, trasferito a Scorzé, ha seguito tutto l'iter professionale fino a ricoprire il ruolo di responsabile dopo 16 anni di carriera.

Vaiolo delle scimmie, sintomi e rischi reali: quanto è grave la malattia

Il comandante dei carabinieri era atterrato sull'isola caraibica a Ferragosto per trascorrere un periodo di vacanza di una decina di giorni. Alloggiava in una casa in affitto e aveva visitato diverse località nell'ovest del Paese. Mercoledì 17 agosto avrebbe iniziato ad accusare i primi sintomi generali di malessere e, dal momento che la situazione non migliorava, giovedì 18 si è recato da un medico. Emanuele Spiller, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Venezia, è laconico: "Noi sappiamo che era in vacanza con degli amici e poi ha cominciato a stare male".  Proprio il 18 agosto, riferisce il ministero della Salute cubano, le sue condizioni sono peggiorate drasticamente. Mancini è stato ricoverato d'urgenza in ospedale dopo aver subito un arresto cardiaco dal quale "si è poi ripreso".  Fin da subito le sue condizioni sono state valutate "critiche e instabili". Le piccole pustole comparse via via su tutto il corpo hanno sciolto ogni dubbio su quale fosse la malattia. Anche se ancora L'Avana non ha fornito i risultati dell'analisi dei tessuti che potrebbero confermare definitivamente la presenza del virus. Quindi il decesso, avvenuto il 21 agosto. 

Nel rapporto del ministero si legge ancora che "l'autopsia effettuata presso l'Istituto di Medicina Legale conclude che la morte è stata causata da sepsi dovuta a broncopolmonite con germe indeterminato e danni a più organi". Il ministero cubano ha escluso altre patologie effettive nel paziente.  Le persone che hanno avuto contatti con il carabiniere sono state subito isolate: a quanto si apprende al momento non hanno manifestato sintomi del vaiolo delle scimmie. Non sono filtrate ancora informazioni su come Mancini si sia contagiato, secondo le autorità locali si tratta del  "primo caso di vaiolo delle scimmie" sull'isola.

Ministero italiano cauto

Dal ministero della Salute italiano, intanto, si apprende che non sono arrivate "conferme scientifiche dalle autorità sanitarie locali". Si lavora per "acquisire elementi". La sindaca di Scorzé chiede di "essere cauti sulle cause della morte del luogotenente Mancini, documenti non ce ne sono, anche i familiari e gli stessi Carabinieri non sanno dire ancora nulla di preciso". E aggiunge: "La notizia ci ha molto colpiti; Mancini era conosciuto non solo per la 'divisa' ma per la sua disponibilità, sempre sorridente, pronto ad accorrere per primo ad ogni chiamata, in particolare era di grande supporto in quelle che sono le problematiche sociali".

Dai social

"Era una persona gentilissima", i primi commenti su Facebook alla notizia. "Uomo simpatico, giovane e capace", commenta sempre sul social di Mark Zuckerberg Gabriele Michieletto, consigliere regionale del Veneto. "Perdiamo una brava persona, affabile e preparata, che ha dedicato la vita alla sicurezza degli altri. Ciao Germano", aggiunge.