Giovedì 18 Aprile 2024

Germania un po’ egoista e un po’ furbetta

Roberto

Giardina

La Germania blocca il prezzo del gas con un intervento da 200 miliardi, che non vengono messi in bilancio per non andare in rosso. Ma è possibile? si chiedono gli esperti degli istituti finanziari. Berlino impone un tetto al prezzo dell´energia, ma rema contro un tetto europeo. Una contraddizione? Germania egoista? Solo in apparenza, spiega il Cancelliere Olaf Scholz: ci auguriamo che una decisione venga presa al più presto anche a Bruxelles. Intanto i tedeschi vanno per conto loro. Prevedono che l´Unione Europea, come di consueto, si perda in chiacchiere. La decisione pone fine al duello tra il ministro alle Finanze, il liberale Christian Lindner, e il collega all´Economia, il verde Robert Habeck, in disaccordo su tutto. Ha vinto Christian, contrario alle sovvenzioni a fondo perduto a imprese e cittadini per aiutarli a pagare le bollette come volevano i verdi. In totale 160 miliardi, forse di più, uno spreco inutile. Il prezzo sarebbe aumentato, i miliardi sarebbero finiti in tasca alle società fornitrici. Lindner e Scholz hanno convinto Habeck a tenere in vita le tre centrali atomiche, e quelle a carbone. Siamo in emergenza, al clima ci pensiamo dopo. Il governo ha statalizzato l´Uniper, la grande società energetica. Il costo previsto sarà di 50 miliardi, ma servirà a poco se non si trova il gas da altri paesi. Lindner ha abbassato l´Iva sul gas, dal 19 al 7, e abbassato le aliquote fiscali. Altrimenti, spiega, i contribuenti avrebbero pagato di più a causa dell´inflazione. Da tedesco, tuttavia, non vuole andare in rosso nel ´23. I 200 miliardi non vanno calcolati nel bilancio ufficiale, ma in un bilancio ombra. Non è la prima volta: per il Covid Berlino ha deciso aiuti per 500 miliardi nel bilancio parallelo, senza andare in passivo almeno sulla carta. Un trucco, se lo facessero gli italiani, una trovata contabile geniale, se escogitata dai tedeschi.