Mercoledì 24 Aprile 2024

Genova, città di pensionati Quattro su 10 non lavorano

La media nazionale è il 26%. Il sindaco Bucci: siamo capitale della Silver economy. I ragazzi non spendono, l’obiettivo è portare gli over 65 a vivere sotto la Lanterna

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di Massimo

Donelli

Volete vedere subito come sarà l’Italia nel 2050? È facilissimo. Basta, semplicemente, visitare Genova. Città di pensionati che, avendo il primato europeo dell’invecchiamento, si candida a diventare la capitale della Silver Economy, puntando tutte le fiches (o quasi) sul turismo della Terza Età. Eh sì, perché sotto la Lanterna la sanno davvero lunga sugli umani con i capelli grigi. Basti pensare che degli 841.180 residenti nella città metropolitana, ben 341.833 sono pensionati: il 40%, ossia 4 ogni 10 abitanti, per capirci. La media nazionale viaggia attorno al 26%. "Genova offre una visione del futuro dell’invecchiamento dell’Europa, mostrando le sfide che attendono una società con più vecchi che giovani. Qui non ci sono più bambini che gridano nelle strade, né molti ristoranti per famiglie. Le scuole sono chiuse per mancanza di studenti. Gli ospedali sono sovraccarichi di anziani" scriveva, già quindici anni fa, Elisabeth Rosenthal, inviata del New York Times.

Da allora il quadro si è fatto ancora più…grigio, appunto. Se la Liguria è la regione più longeva d’Italia con il 28,5% degli anziani, gli over 65 della Superba sono poco più di 242mila, il 28,4% di tutti i residenti. Un record. Che Marco Bucci, 62 anni, sindaco dal 2017, ha deciso di trasformare da primato negativo in punto di forza. Proprio così. Ecco che cosa ha in testa: "La Silver Economy, con tutte le attività ad essa collegate, costituisce, per Genova, uno degli asset di sviluppo. Per le peculiarità climatiche e ambientali, per i servizi che offre, la nostra città rappresenta una reale opportunità di sviluppo economico su cui l’amministrazione comunale intende puntare. Ci sono aree, come il centro storico e la parte circostante il nuovo ponte San Giorgio, che dedicheremo a realtà residenziali specifiche per la Silver Age".

E Paolo Odone, 78 anni, presidente della Camera di Commercio di Genova dal 1999, è sulla stessa lunghezza d’onda: "Bisogna puntare sul turismo della Terza Età. Genova ha le carte in regola per attirarlo. Si propone come capitale internazionale dell’invecchiamento attivo per clima, enogastronomia, ambiente e cultura".

Ma come, starete pensando, una città di anziani che considera gli anziani un potente motore di sviluppo? Odone non ha dubbi: "Per forza! Le coppie giovani tirano a campare, i ragazzi non spendono. A Genova ci sono tra 35 e 40mila appartamenti vuoti: e allora si deve fare in modo che la gente venga qui non solo a passare il fine settimana, ma a vivere".

Di necessità virtù, quindi. E, quando si parla di Genova, mai dimenticarsi delle palanche, ovvero del risvolto economico. La Silver Economy in Italia oggi vale 200 miliardi, quasi un quinto dell’intero ammontare dei consumi delle famiglie. E nel 2030 la quota salirà al 25% del totale. Capito che business? D’altra parte Bucci ha fatto il manager negli Stati Uniti per 17 anni. E quando dice "Vogliamo essere la Florida d’Europa" ragiona, appunto, da uomo concreto. Com’era concreto, peraltro, il leggendario cardinale Giuseppe Siri (1906-1989) quando citava quel passo biblico dove si afferma: "Homo sine pecunia imago mortis est" ("L’uomo senza denaro è l’immagine della morte"). Un vero genovese, il cardinale. Un vero genovese, il sindaco. Un vero affare, per Genova, i vecchi: scommettiamo?