Martedì 16 Aprile 2024

Gazprom taglia il gas anche all’Italia La vendetta di Putin fa volare i prezzi

Fornitura ridotta del 15%. Il governo: "Nessuna criticità". Ma c’è il rischio stangata sulle bollette di luglio

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di Achille Perego

Meno gas e più caro con il rischio di una nuova stangata sulle bollette da luglio. La riduzione delle forniture decise da Mosca, dopo la Germania ieri hanno riguardato anche l’Eni, e quindi l’Italia. E se il governo ha spento gli allarmi ("nessuna criticità") i tagli annunciati dal gigante russo Gazprom hanno fatto nuovamente schizzare verso l’alto i prezzi del gas fino a sfiorare i 100 euro a megawattora. Se questa estate non ci sarà l’emergenza, avverte Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, aumenta però la preoccupazione per l’autunno perché "la mossa russa rallenta il riempimento degli stoccaggi". E le tariffe trimestrali che l’Arera fisserà a fine mese per luce e gas rischiano di presentarci un conto salato.

LA GUERRA DEL GAS

A scatenare le nuove tensioni sul mercato del gas, colpito anche dalla chiusura più lunga del previsto dopo un incendio di un impianto americano di esportazione di gas liquefatto (il 10% del totale verso l’Europa), sono stati i tagli operati da Gazprom nello scenario del conflitto in Ucraina e delle sanzioni. Il primo, pari al 40%, da 167 a 100 milioni di metri cubi al giorno, riguarda i flussi lungo il Nord Stream 1 verso la Germania ed è scattato l’altro giorno, motivato da "problemi tecnici". La mancanza, per le sanzioni, di una turbina Siemens. Ieri però Gazprom ha annunciato, per la fine revisione di un’altra turbina, un ulteriore taglio a Berlino del 33% a 67 milioni.

ENI NEL MIRINO

Se i flussi verso l’Italia passano dai gasdotti che attraversano l’Ucraina, e che finora, ricorda Tabarelli, si sono mantenute regolari seppure in diminuzione (da 100 a 60-70 milioni di metri cubi al giorno) ieri è arrivata una doccia fredda. L’Eni ha fatto sapere di avere ricevuto la comunicazione di una riduzione della fornitura giornaliera da Gazprom del 15% senza notificarne le ragioni. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha sottolineato comunque di monitorare la situazione e di essere "impegnato in diversi Paesi a concordare ogni possibile quantità addizionale di gas o Gnl che possa contribuire alla sicurezza energetica dell’Italia".

REAZIONI POLITICHE

Il governo di Berlino esclude per ora emergenze-gas per i tagli di Gazprom, ma il vicecancelliere Habeck ha detto di avere "l’impressione" che si tratti "di una decisione politica e non tecnica". Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha invece sottolineato come le forniture vengano monitorate e "al momento non si riscontrano criticità".

LA VERSIONE DELL’UE

Identica la posizione di Bruxelles. Il portavoce della Commissione Ue Tim McPhie ha spiegato ieri che per ora "non c’è alcuna indicazione di rischi energetici" e che gli stoccaggi sono già al 52-53%, più di giugno 2021. Il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, ha ribadito che per ora sul tavolo non ci sono embarghi al gas russo.

IL CARO BOLLETTE

I rincari dell’energia, ha avvertito il delegato per l’energia di Confindustria, Aurelio Regina, "hanno raggiunto livelli insostenibili che determineranno per il manifatturiero italiano un costo superiore a 50 miliardi di euro". E l’inflazione galoppante, denuncia il Codacons "sta producendo un’erosione dei redditi delle famiglie spingendo un numero enorme verso la soglia della povertà".

LA STANGATA DI LUGLIO

La corsa dei prezzi del gas si farà sentire sulle tariffe che a fine mese l’Arera deciderà per le bollette di luce e gas dal 1° luglio. E ormai, prevede Tabarelli, l’ipotesi di una seconda riduzione dopo il meno 10% di aprile è tramontata e viceversa c’è da attendersi un nuovo aumento la cui entità dipenderà dagli aiuti del governo. Così, in un’estate che s’annuncia caldissima, l’Enea ricorda che ridurre di un’ora al giorno l’accensione dei condizionatori e di un grado la temperatura permetterebbe un risparmio di 180 euro in bolletta.