Lunedì 9 Settembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Gaza assediata. Fuga disperata. Primi raid di Israele per gli ostaggi

Ultimatum prima dell’invasione, Netanyahu: "Questo è solo l’inizio". Centomila sfollati a piedi o su carretti trainati dagli asini.

Gaza assediata. Fuga disperata. Primi raid di Israele per gli ostaggi

Gaza assediata. Fuga disperata. Primi raid di Israele per gli ostaggi

Via da Gaza city, prima che arrivi l’attacco di terra. In un messaggio ai palestinesi di Gaza l’esercito israeliano ha chiesto ieri mattina "l’evacuazione di tutti i civili da Gaza city, per la loro sicurezza e protezione, e il loro spostamento nell’area a sud di Wadi Gaza. Potrete tornare solo quando vi sarà comunicato". Evacuare Gaza city significa spostare 1,1 milioni di persone, una enormità. Un esodo biblico che diventa impossibile, come ha denunciato l’OMS, per i ricoverati in rianimazione negli ospedali di Gaza. Oltretutto, in un primo momento si parlava di 24 ore di tempo, poi l’esercito ha precisato che la deadline erano le 19, le 20 in Italia. Posticipate alle 6 del mattino solo l’evacuazione degli ospedali.

Hamas ha però detto alla gente di non muoversi. "Diciamo alla gente del nord di Gaza: rimanete nelle vostre case. Compiendo massacri contro i civili – ha detto un portavoce – l’occupazione vuole sfollarci ancora una volta dalla nostra terra. Moriremo e non ce ne andremo". Ma decine di migliaia di persone, forse oltre centomila secondo fonti ONU, si sono messe in cammino verso sud, in macchina o a piedi. "Lungo la strada – ha detto il corrispondente di Al Jazeera – sono stato testimone di una tragedia, ho visto migliaia di persone scappare, alcuni portavano materassi o borsoni. La maggior parte era a piedi, portando con se i figli e poco altro". Secondo Hamas, che vorrebbe tenere la popolazione a Gaza city usandola sostanzialmente come scudo umano, ieri sera ha sostenuto che "70 persone sono state uccise in attacchi condotti da Israele mentre dal nord della Striscia di Gaza si dirigevano al sud" e che la scorsa notte i raid avrebbero causato la morte di 13 ostaggi. A Gaza, secondo il ministero della Sanità locale, si è arrivati ad almeno 1.800 vittime con 6.388 feriti. E 423mila sfollati. Ieri sera tardi intanto la Russia ha chiesto all’Onu un cessate il fuoco immediato a Gaza.

Israele è più che mai granitico nella sua determinazione. "Questo è soltanto l’inizio – ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu –. I nostri nemici hanno solo iniziato a pagarne il prezzo e non dirò di più. Questo è soltanto l’inizio. Quel sabato maledetto resterà scolpito nella storia di Israele. Non lo dimenticheremo. Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza precedenti. Distruggeremo e sradicheremo Hamas". Ieri Idf, le forze armate israeliane, hanno effettuato una serie di limitati raid alla ricerca degli ostaggi recuperando i corpi di alcuni israeliani rapiti. Nel pomeriggi Hamas ha lanciato 150 razzi e in serata sono ripresi i raid aerei israeliani e IDF ha confermato che fatto sapere che sta effettuando "attacchi aerei su larga scala".

Nel mondo arabo è stato un venerdì di rabbia. In Cisgiordania in migliaia hanno risposto all’appello a scendere in strada lanciato da Hamas a Gaza e gli scontri con le forze israeliane sono iniziati subito dopo la preghiera del venerdì. A Ramallah, Nablus, Tulkarem, Hebron e Betlemme i confronti più duri. Sul terreno sono rimasti 11 palestinesi, 30 i feriti. Migliaia di persone sono scese in piazza anche a Baghdad, Teheran, in Giordania, Egitto, Tunisia e a Islamabad, Pakistan. Così in Libano, in Libia e nella capitale dello Yemen, San’a. Musica per Hamas che spera nella mobilitazione e nell’allargamento dello scontro per provare a salvarsi.