Mercoledì 24 Aprile 2024

Gasparri (Forza Italia) "Il decreto sul 110% può essere migliorato Lo faremo in Aula"

"Si potrebbe ampliare l’acquisto dei crediti con gli F24 delle banche. In Parlamento saranno discusse le mozioni che riguardano la casa. Faremo l’opposto di Conte, metteremo un mattone di serietà"

Migration

di Elena G. Polidori

Presidente Maurizio Gasparri, Forza Italia è sul piede di guerra per il decreto sul 110%. Che cosa sta succedendo?

"Semplice: la norma così come è stata concepita da grillini e Pd espone a rischi notevoli l’equilibrio dei conti pubblici, capisco che Conte lo neghi, per malafede e per incompetenza, ma la situazione era quella già emersa ai tempi del governo Draghi, una misura affascinante, bella, ma costosa e pericolosa per i conti pubblici…".

Però, non appena è uscito il decreto, avete alzato gli scudi.

"Noi crediamo a questo tipo di filosofia, i governi Berlusconi del passato hanno inventato le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie per incoraggiare l’attività edilizia, le ristrutturazioni e la modernizzazione delle case, noi l’abbiamo inventata! Qui poi è stata allargata con il 110%, che ha creato una dinamica forte, si sono aperti i cantieri, ma ci sono state anche una serie di truffe, direi fisiologiche in questi casi. Ora però il meccanismo rischia davvero di far saltare i conti pubblici. Esempio. Se questa cessione di crediti coinvolge anche gli enti locali che si fanno garanti, che si fanno cedere i crediti, c’è il rischio che queste cifre vadano a gravare sul debito pubblico e questo alla fine può crearci problemi molto forti".

Insistiamo: che cosa non va in questo decreto?

"Il decreto non è arrivato inatteso, né con modalità diverse dalla rapidità connaturata a quella misura. Ma erano i dettagli, a nostro parere, a dover essere valutati con attenzione per coniugare tre esigenze: la salvaguardia dei conti pubblici, tutelare le imprese esposte e le famiglie, e i condomini che si sono affidati alle imprese".

È cambiato qualcosa ora?

"Esaminandolo oggi (ieri, ndr) con maggiore pacatezza – il testo è arrivato all’improvviso, su una materia tecnica delicata dove il diavolo può annidarsi nei dettagli – dopo alcune ore appare positiva la nota che hanno emesso sia l’Abi che l’Ance – una nota congiunta, cosa singolare – dove si dice che hanno apprezzato i chiarimenti, visto che proprio nel decreto c’è una garanzia di responsabilità, a meno di un dolo, a chi ha fatto una cessione dei crediti. Quindi per noi c’è una valutazione positiva di questo aspetto, perché crea una maggiore sicurezza sul mercato di questi debiti".

Quindi ora vi va bene così?

"Non proprio. C’è la richiesta – non solo nostra – di ampliare la possibilità di acquisto di questi crediti attraverso l’utilizzazione di debiti fiscali che le banche hanno (gli F24) e vedere se questi soldi possono essere utilizzati per i pagamenti di questi crediti edilizi. Questo, in buona sostanza, è quello che si deve affrontare. Il ministero dell’Economia su questo sta lavorando (in particolare il viceministro Leo) è una questione molto tecnica, mi rendo conto, ma di grande sostanza. La tutela sulla responsabilità è senz’altro una misura che ci convince e che rassicura le banche, altrimenti si sarebbe creata una spirale infinita, stiamo parlando di cifre globali di 110 miliardi. Poi, adesso, c’è un problema di una garanzia complessiva di queste cifre, ma noi siamo pronti al confronto sia con l’Abi che con l’Ance".

Voi avevate anche chiesto un confronto parlamentare…

"Il confronto parlamentare ci sarà comunque, alla Camera è calendarizzata una discussione su una serie di mozioni che riguardano la casa (c’è anche la questione della direttiva europea sulle ristrutturazioni, dove l’Europa ci deve dire con quali soldi farle) e poi quando arriverà questo decreto, in sede della sua conversione, verificheremo tutte le possibilità per arrivare ad una tutela degli attori in campo: ci sono due mesi di tempo per integrare la parte garanzie sul pregresso con le modalità previste. Per il futuro bisognerà evitare interventi demagogici alla grillina e oggi Conte è il soggetto meno titolato a parlare perché ha disseminato di trappole il percorso degli italiani, vendendo illusione e fregature. Per questo il decreto andrà esaminato virgola per virgola, perché il tema coinvolge anche organi di vigilanza europea, quindi noi faremo l’opposto di quello che hanno fatto i grillini, vogliamo mettere un mattone di serietà nei muri delle case degli italiani. Ci vuole un confronto serio, non polemico, non antagonista, per salvaguardare l’idea degli incentivi contro chi, invece, ci ha regalato una polpetta avvelenata con possibile buco 110 miliardi; insomma, i grillini sono stati la parentesi più oscura della recente democrazia italiana…".