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"Il governo, per contenere la pandemia, ha ancora tre strade: obbligo vaccinale, lockdown per i no vax, eliminare i tamponi dal Green pass. Ma la prima via è quella maestra, non c’è più tempo da perdere, l’esecutivo deve avere più coraggio". A dirlo è una delle voci scientifiche più istituzionali in Italia, il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri. Omicron, studio Usa: incubazione più breve. Cdc: "Ecco quando si è contagiosi" Covid il bollettino del 29 dicembre Professore, siamo giunti a quella "estrema ratio per l’obbligo vaccinale" in Italia, di cui parlava qualche mese fa? "Ci siamo, non è accettabile che ancora così tante persone rifiutino l’antidoto incidendo sulla situazione generale. La maggior parte dei pazienti in Terapia intensiva è no vax. Il governo deve avere il coraggio di prendere questa decisione. I dati dicono che c’è necessità e siamo in ritardo". Quarantena Covid: nuove regole e quanti giorni. Quando entra in vigore il Decreto Nelle restrizioni graduali del governo c’è ancora l’ipotesi di un lockdown per i non vaccinati. "Certo, come anche levare la possibilità di fare il tampone per avere il Green pass. La vaccinazione e la guarigione rappresentano una sicura protezione, il test assolutamente no. È una fotografia di un determinato momento, che non copre dalla malattia". Visto che il Green pass non ferma i contagi e un lockdown generale non è possibile, l’alternativa a non rendere obbligatori gli antidoti al Covid è lasciare correre il virus creando un’immunità di gregge naturale. È una strada percorribile? "No, perché la variante Omicron è molto più contagiosa. Dai dati sembrerebbe meno aggressiva, però se si diffonde così tanto è lo stesso paralizzante. Quando in troppi si ammalano e devono rimanere a casa, il Paese va in tilt. Per questo il governo deve prendere una decisione in fretta". Perché solo Austria, ...
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