Mercoledì 24 Aprile 2024

Fuortes lascia, via al risiko Rai. Cambiano direttore del Tg1 e Ad

Il numero uno si dimette dopo aver incassato la norma che gli aprirebbe la strada per il Teatro San Carlo. In settimana arrivano le nomine dei vertici, poi sarà la volta di Guardia di finanza, Rfi e Trenitalia

Roberto Sergio, direttore Rai Radio, sarà ad Rai (Ansa)

Roberto Sergio, direttore Rai Radio, sarà ad Rai (Ansa)

Il balletto è cominciato. Con una mossa a sorpresa, ieri l’ad Rai, Carlo Fuortes, ha comunicato le proprie dimissioni: "Prendo atto – ha detto – che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro". La mossa – apprezzata da più parti, a cominciare da Salvini e Tajani (la premier si è limitata a dire che "è una decisione sua, nessuno l’ha sollecitata") – è arrivata mentre è atteso in Gazzetta ufficiale il decreto che aprirebbe la strada al passaggio di Fuortes al Teatro San Carlo di Napoli al posto di Stéphane Lissner, che però prepara la battaglia legale.

Un decreto, quello emanato pochi giorni fa dal governo, che in modo piuttosto rocambolesco mette fine senza troppi scossoni all’era della Rai targata Draghi che tanti dispiaceri ha dato, fin da subito, al governo Meloni a partire dalle polemiche su Sanremo. Ecco che, dunque, la tv pubblica si avvia verso l’ennesimo sconquasso di poltrone, con un ad che verrà nominato pro tempore: Roberto Sergio, ormai a fine mandato e plenipotenziario nelle radio di casa Rai (una figura che piace trasversalmente a tutti i partiti).

Il tutto in attesa che l’ex consigliere di amministrazione Gianpaolo Rossi (quota Fratelli d’Italia) diventi ad il prossimo anno, salvo che non riemergano alcune sue passate esternazioni contro Mattarella che destarono non poco imbarazzo nell’allora partito di opposizione guidato dalla Meloni. Acqua passata? Si vedrà.

Intanto si parla già di quello che avverrà, a cascata nella tv pubblica. Il primo a saltare dovrebbe essere Stefano Coletta, direttore del Prime Time. Nel mirino il "disastro" Sanremo, come si diceva, con procedimenti in corso anche all’Agcom. Secondo fonti del centrodestra, Coletta sarebbe sul banco degli imputati sia per la pubblicità occulta durante il Festival sia per i messaggi "diseducativi" lanciati da Blanco e Fedez. Dovrebbe invece "salvata" Monica Maggioni (ora direttrice del Tg1), che manterrà un ruolo apicale anche se sulla plancia di comando della testata ammiraglia Rai arriverà probabilmente Giammarco Chiocci, oggi direttore di Adnkronos. La nomina di Sergio dovrebbe essere formalizzata dal Cdm giovedì prossimo, proprio durante la riunione dove dovrebbe arrivare anche la nomina del successore di Giuseppe Zafarana al vertice della Guardia di Finanza, ma l’intesa non è stata ancora chiusa.

Per ora, riferiscono fonti di governo, è stata esclusa la possibilità di indire proprio stamattina un Cdm anticipato, in vista dell’assemblea degli azionisti dell’Eni in cui sarà nominato Zafarana alla presidenza. Per le Fiamme Gialle si procederà quindi oggi pomeriggio al passaggio di consegne tra l’attuale comandante ed il comandante in seconda, Andrea De Gennaro, che sia il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che il sottosegretario Alfredo Mantovano vorrebbero a capo del Corpo. Da chiudere anche le nomine per i vertici in scadenza di Trenitalia e Rfi, società per le quali Matteo Salvini ha auspicato "un cambio di passo" più rapidamente possibile.