Funivia Mottarone, la rimozione della cabina. Portata a valle con un elicottero. Foto

Le immagini dello spostamento, parte dell'incidente probatorio in vista del processo. Rimozione ok, ma una galleria ha richiesto uno sforzo ulteriore da parte dei vigili del fuoco

Le operazioni di rimozione della cabina della funivia del Mottarone (Ansa)

Le operazioni di rimozione della cabina della funivia del Mottarone (Ansa)

Torino, 8 novembre 2021 - Con un elicottero dei vigili del fuoco, un Erickson S64 ('gru volante' a sei pale), è stata effettuata con successo oggi, verso le 10, la rimozione della cabina numero 3 della funivia del Mottarone precipitata il 23 maggio scorso e costata la vita a 14 persone. I resti (una tonnellata e mezzo) sezionati e imbragati sono stati trasportati a valle dal velivolo, al campo sportivo di Gignese. Lì una grossa gru dei pompieri ha caricato il blocco più voluminoso del relitto della cabina, cioè il carrello e la testa fusa, che era incastrata in un abete, sul pianale di un autocarro che li ha trasportati in un capannone al tecnoparco di Fondotoce, nel Verbano. La parte restante dei rottami della cabina, cioè la parte inferiore e la vettura sezionata in più parti, è stata portata a valle da un secondo elicottero più piccolo. 

Ma il tragitto verso il Tecnoparco di Verbania-Fondotoce si è rivelato più complicato del previsto: il tir ha dovuto affrontare una galleria sull'autostrada A26 tra Carpugnino e Baveno, e per non incastrare i rottami della cabina al tetto i Vigili del fuoco e forze dell'ordine hanno bloccato in entrambe le direzioni il traffico, in modo da far circolare il mezzo pesante nella parte centrale della carreggiata, dove la volta è più alta. Inoltre il relitto è stato coricato su un fianco in modo da ridurre l'altezza. Le parti più piccole del relitto sono arrivate prima a Fondotoce.

Mottarone, le operazioni di rimozione della cabina (Ansa)

La rimozione fa parte dell'incidente probatorio in vista del processo. Per l'incidente sono 14 gli indagati, 12 persone e due società. A garantire la sicurezza dell'area i carabinieri. 

Olimpia Bossi, Procuratore di Verbania (Ansa)

Il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, ha ringraziato i vigili del fuoco in una videointervista concessa all'Ansa: "Nessuno di noi può dimenticare quella giornata. Tornare sul posto e vedere portare via ciò che resta della cabina è stato un momento simbolicamente molto doloro e difficile, perché ha riportato tutti noi indietro a quel 23 maggio". Bossi ha sottolineato: "Tutto si è svolto in modo molto semplice anche se era una operazione molto molto complicata".

Video: l'operazione dei Vigili del Fuoco

Video: i preparativi dei giorni scorsi