Giovedì 18 Aprile 2024

Funerali online per Elena Del Pozzo, il vescovo: diretta Facebook

Oggi le esequie nella cattedrale. Saranno trasmesse sui canali web della Curia. La madre al giudice: non ricordo cosa mi è passato di mente quando l’ho colpita

Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa dalla madre

Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa dalla madre

La Curia di Catania trasmetterà in diretta web i funerali della piccola Elena, la bimba di cinque anni uccisa dalla madre a Mascalucia. Le esequie avranno luogo in cattedrale oggi alle 17. "Essendo questa una celebrazione particolarmente significativa e dolorosa – spiega l’arcivescovo Luigi Renna che officerà il rito - è doveroso custodire il dolore di quanti desiderano raccogliersi in preghiera per l’estremo saluto. Per questo motivo la celebrazione delle esequie sarà trasmessa in diretta nei canali di Youtube e Facebook della Diocesi di Catania". E solo il feretro entrerà dalla navata principale, tutti gli altri partecipanti al rito funebre accederanno dagli ingressi laterali.

Intanto ecco cosa scrive nelle 15 pagine dell’ordinanza cautelare in carcere la gip Daniela Monaco Crea su Martina Patti, la mamma di Elena. Anzitutto che è una donna "lucida e calcolatrice" e, se non arrestata, "potrebbe darsi alla fuga". E ancora: la piccola Elena, "vittima di una morte violenta, particolarmente cruenta e anche lenta", è stata uccisa da una donna che in tutte le fasi dell’omicidio "deve essere stata necessariamente nel pieno delle sue facoltà", trovandosi "in condizioni fisiche e psichiche idonee all’agire".

Una che prima di andare all’asilo a prendere Martina aveva anche acquistato pala e zappa (da qui l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere). Alla gip Martina ha trasmesso una ricostruzione frammentaria, lacunosa, zeppa di "non ricordo". "Non ricordo cosa sia passato nella mia mente quando ho colpito mia figlia, anzi posso dire che non mi è passato nessun pensiero, come se in quel momento fossi una persona diversa", "non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, ero girata dall’altra parte".

Infine "non ricordo di avere sotterrato la bambina, ma sicuramente sono stata io. Quando sono andata al campo avevo con me una busta di plastica di colore nero che ho strappato dal rotolo prima di uscire di casa". Una busta che ha infilato in testa ad Elena prima di accoltellarla undici volte. Emerge anche un particolare finora sconosciuto: la ragazza ha confessato solo dopo che suo padre "la rassicurava che il suo sentimento per lei non sarebbe mutato qualunque azione avesse commesso". Una volta ottenuto questo conforto ha rotto il silenzio, mostrandosi disponibile a portarlo sul luogo dove aveva seppellito il cadavere di Elena. L’ispezione ha permesso il ritrovamento del corpicino di Elena, sotterrato in una buca: indossava soltanto una maglietta. Sul posto trovati anche un pantaloncino di colore giallo, cinque sacchi per la spazzatura di colore nero, due spuntoni in metallo, una zappa e una pala con dei manici in legno. Nessun pentimento, nessun rimorso. La giudice sottolinea: "Ha inscenato il rapimento con estrema lucidità e non ha manifestato segni di ravvedimento e pentimento. Tutti elementi che denotano una particolare spregiudicatezza, insensibilità, assoluta mancanza di resipiscenza".