Nadia Toffa, i funerali a Brescia. Don Patriciello: "Amata perché hai amato la verità"

Il prete della Terra dei Fuochi nell'omelia: "Nadia, non ti sei vergognata della malattia, hai avuto il corraggio di dire: questa è una parrucca". In Duomo tanti colleghi della tv e una delegazione da Taranto: sulla bara la cravatta delle Iene. La nipote: "Cara zia, spero di somigliarti"

I colleghi delle Iene si abbracciano in chiesa (LaPresse)

I colleghi delle Iene si abbracciano in chiesa (LaPresse)

Brescia, 16 agosto 2019 - Il Duomo di Brescia non è bastato ad accogliere tutte le persone arrivate per i funerali di Nadia Toffa. In centinaia, forse di più, hanno accolto con un lungo applauso il feretro giunto nella cattedrale pochi minuti prima delle 10.30. La conduttrice delle Iene è morta martedì all'età di 40 anni, stroncata da un tumore dopo una lunga battaglia, combattuta a viso aperto e condivisa sui social, che ne ha fatto un simbolo della lotta al cancro. Come lei aveva espressamente chiesto, a celebrare le esequie è stato don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Napoli), conosciuto per il suo impegno nella Terra dei Fuochi. Tanti i colleghi presenti: da Giulio Golia a Filippo Roma, da Enrico Lucci a Dino Giarrusso. C'era anche Davide Parenti, ideatore della Iene, che sulla bara ha voluto appoggiare la cravatta nera, simbolo del programma. E poi familiari, amici, e tanta gente che la conosceva solo attraverso la tv, ma che grazie alla tv aveva imparato a volerle bene. 

Nadia Toffa balla al tramonto, il toccante video delle Iene

"Sei stata amata perché hai amato la verità"

Le parole di don Patriciello

"Nadia ha avuto fame e sete di giustizia dove ci sono i più bistrattati, nella terra dei fuochi - ha detto il sacerdote nella Santa Messa, durata più di un'ora -. Nadia era dalla parte dei più deboli. Nadia, tu sei stata amata perché hai amato la verità e hai fatto del tuo lavoro una missione, come dovremmo fare tutti". Don Patriciello ha ricordato come la Toffa non si sia vergognata della sua malattia. "Lei ha avuto il coraggio di dire questa è una parrucca. Nadia, hai raccontato la tua paura, le tue speranze, la tua è stata vita sino all'ultimo respiro. Hai capito che la vita è vita anche quando si fa pesante".

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E ancora:  "Sei stata coraggiosa e umile, sei stata una 'iena', ma anche una colomba. Sei stata forte, ma a me non me la dai a bere, sei stata forte ma anche così fragile, sei stata una donna amante della giustizia. Sei stata capace di mettere l'Italia sotto sopra, l'Italia in subbuglio in questi giorni, sei stata capace di unire nord e sud, la terra dei fuochi con Brescia, sei entrata nel cuore di tutti. Ma non perché andavi in tv. Nadia non è stata solo apprezzata e stimata, ma è stata amata, il che è tutta un'altra cosa". 

Poi l'appello, dolce e commovente: "Nadia ti prego falla una inchiesta sul paradisi, angeli, datele il permesso di farla, dicci che cosa è il paradiso". 

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IL MESSAGGIO DELLA NIPOTE - Anche la nipote di Nadia Toffa ha voluto leggere un messaggio di saluto. ''Non voglio ricordare la 'Iena' che tutti conosciamo o la guerriera ma la mia cara zia, che aveva fiducia in me, che mi rincuorava e che trovava sempre tempo per darmi consigli e tanto tanto sostegno - ha detto la ragazza -. Avrei voluto godere di più del tuo amore, mi ripeteva sempre di essere forte e di sorridere alla vita perché è sempre bella e io lo farò per lei. Cara zia Nadia, rappresenti per me un modello di donna straordinaria, molto molto coraggiosa, sono fiera di essere tua nipote e spero di somigliarti un pochino''.

GLI AMICI DI TARANTO - A salutare la 'Iena' c'erano anche gli amici del minibar di Tamburi, quartiere di Taranto in cui c'è l'Ilva. Hanno indossato una maglietta con la scritta Ie "jesche pacce pe te!", in tarantino 'Io esco pazzo per te', che è il fulcro di un progetto benefico. "Fu lei che vedendo quella maglietta ebbe l'idea - hanno raccontato - e, negli anni, siamo riusciti a raccogliere 700mila euro e abbiamo aperto un reparto oncologico pediatrico. Senza di lei non sarebbe stato possibile". Nadia Toffa era diventata cittadina onoraria di Taranto per le sue battaglie in difesa della salute della popolazione del luogo - e dei bambini in particolare modo - minacciata dall'inquinamento del polo siderurgico. La delegazione è presente a Brescia grazie mezzi di trasporto messi a disposizione dal Comune di Taranto e al contributo di Massimo Giove, imprenditore e presidente del Taranto Calcio. 

LA CAMERA ARDENTE - Già centinaia di persone avevano reso omaggio, nei giorni scorsi, alla "dolce guerriera", affollando la camera ardente allestita al teatro Santa Chiara anche a Ferragosto. "Ora sei libera nell'amore", ha scritto la famiglia in un toccante messaggio pubblicato sulla pagina Instagram ufficiale della conduttrice per salutare la "piccola grande Nadia".