Paladina (Bergamo), 20 agosto 2019 - Chiesa gremita per l'addio a Felice Gimondi, il ciclista bergamasco colpito da infarto a 76 anni mentre nuotava. Tanti i volti famosi del mondo del ciclismo che hanno voluto abbracciare la famiglia nel giorno dei funerali. Da Francesco Moser a Beppe Saronni, Paolo Salvoldelli, Moreno Argentin, Faustino Coppi e Giambattista Baronchelli, Davide Cassani, Dino Zandegù e il presidente della Federazione ciclistica italiana Renato Di Rocco.
In prima fila anche donna Tonina, mamma del 'Pirata', vicina alla moglie Tiziana e alle figlie Norma e Federica. Ma ad accogliere il feretro nella chiesa parrocchiale di Paladina (Bergamo), anche tanti corridori, tifosi e gente comune.
"Ciascuno di noi potrebbe ricordare oggi uno, dieci, cento episodi in cui Gimondi è entrato nella nostra vita - ha detto nell'omelia monsignor Mansueto Callioni, parroco di Almè e amico di lunga data della famiglia -. Le sue vittorie infondevano coraggio orgoglio e gioia anche agli italiani che erano all'estero a lavorare come boscaioli in Savoia o minatori in Belgio".
Un campione per i successi ma anche per le sconfitte. "Ci hai insegnato a lottare sempre, a non cedere mai e a non arrendersi mai, perché nella vita non si può sempre vincere".
Callioni ha paragonato il Regno dei Cieli "a una Granfondo in bicicletta, che ha come lunghezza l'infinito e come durata l'eternità. Tutti insieme, pedalatori di ogni genere, assieme a Felice si sentono tutti vincitori".
Presenti tutte le autorità bergamasche, tra cui il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, il prefetto Elisabetta Margiacchi e i comandanti delle forze dell'ordine. Fuori dalla chiesa un cartello: "Ciao Felice, salutaci Pantani".