
Fumata nera a Romal'incontro: Putin non molla su grano
ROMA
L’incontro a Sochi tra i presidenti Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan non ha sbloccato l’impasse. Putin ha ribadito che la ripresa dell’accordo sul grano è possibile ma solo se quando verranno soddisfatte le condizioni a suo tempo accordate a Mosca in quell’accordo. "lo faremo subito, non appena le intese sulla revoca delle restrizioni saranno pienamente attuate" ha promesso Putin. Mosca vuole poter esportare cibo e fertilizzanti permettendo il ripristino dell’accesso al sistema di pagamento Swift per la Banca agricola russa Rosselkhozbank, la ripresa delle forniture di macchine agricole, lo scongelamento dei beni in Europa delle società russe che producono fertilizzanti e la rimessa in funzione della condotta Togliatti-Odessa che trasportava ammoniaca russa.
Nel frattempo la Russia spedirebbe un milione di tonnellate di grano in Turchia per la consegna ai sei Paesi terzi poveri. Un accordo ha detto Putin "non in sostituzione di quello sul grano". Anche in questa occasione Putin ha detto che "la Russia non ha mai rifiutato i negoziato sull’Ucraina e non li rifiuta ora". Il problema è che lo farebbe alle proprie condizioni, che Kiev – alla quale Erdogan ha chiesto “moderazione“– rigetta.
a. farr.