Incidente Brescia: cinque amici morti. Nessuno di loro aveva la patente

Lo schianto l’altra notte sulla Statale per il lago di Garda. Le vittime avevano tra i 17 e i 22 anni

Incidente Brescia, le 5 giovani vittime

Incidente Brescia, le 5 giovani vittime

Cinque morti, tutti amici, tutti giovanissimi, per un’imprudenza finita in una tragedia più grande di loro. Il bilancio dello schianto dell’altra notte è pesantissimo e al tempo stesso assurdo: cinque vite spezzate a bordo di una Volkswagen Polo e nessuno, in quell’auto avuta in prestito da un sesto giovane che non era con loro, dopo una giornata di riscontri è risultato essere in possesso della patente.

Anzi, nessuno di loro si era mai sottoposto all’esame di guida. Nemmeno quindi chi era alla guida di quell’auto impazzita, forse Salah Natiq, il più grande del gruppo anche se aveva appena 22 anni. Una serata che doveva essere di divertimento che si è trasformata in una corsa letale e in una tragedia enorme per cinque famiglie.

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La serata per il gruppo era iniziata poco dopo le 21, in Valle Sabbia, a nord di Brescia, dove quattro degli amici morti nello scontro vivevano e dove un coetaneo gli ha prestato l’auto per raggiungere probabilmente i locali della movida della Leonessa, in Piazzale Arnaldo o al Carmine, a Brescia centro, dove in molti li conoscevano. I quattro si sono subito diretti a Prevalle, paese di seimila anime sul Gardesano, per caricare la fidanzatina minorenne di uno del gruppo. Poi via verso Brescia: poche manovre giusto per imboccare nuovamente la Statale 45-bis in direzione del capoluogo e qui, a una decina di chilometri dall’immissione, nel territorio comunale di Rezzato, lo schianto frontale, terribile e violento, contro un autobus turistico di proprietà del Tour Operator Caldana Europe Travel di Salò (Brescia), su cui si trovava solo l’autista, 58 anni, rimasto quasi illeso e che ha raccontato di non essere "riuscito a frenare ed evitare la Polo" su cui il quintetto si trovava, perché se la sarebbe trovata improvvisamente di fronte.

Una dinamica semplice, il più classico degli incidenti, con un finale terribile: le vittime hanno tra i 22 e i 17 anni. Due erano cugini, tutti bresciani: Imad Natiq, 20 anni, di Pertica Bassa, da poco trasferitosi a Nozza di Vestone, e Salah Natiq, 22 anni, da sempre di casa a Nozza di Vestone, è lui il ragazzo che probabilmente si trovava alla guida dell’auto. Poi c’erano El Harram Imad, anche lui 20enne, di Preseglie, Dennis Guerra, coetaneo, di Sabbio Chiese e Irene Sala, 17 anni, di Prevalle. Tutti sono morti sul colpo, mentre andavano a divertirsi, come è accaduto pure a Matera, dove tre 20enni sono finiti in una scarpata uccidendosi. Tutte le salme hanno già ottenuto il nulla osta alla sepoltura e non risulta siano stati disposti particolari esami.

La tragedia è chiara, le ricerche sono ora nei documenti, in quell’esame di guida mai fatto, e nella scelta avventata di chi ha prestato loro quell’auto. Di certo la Procura su questi aspetti aprirà un fascicolo. Il finale, tragico, è comunque già scritto. E chi ha guidato senza patente, non c’è più.