Giovedì 25 Aprile 2024

Frida Bollani Magoni: "Volevo fare la gelataia. Poi ho scelto il piano: è la mia luce"

Ipovedente, figlia d’arte, tra due settimane compirà 18 anni "Papà e mamma mi hanno insegnato tanto, ma il primo stimolo sono io. E con lui farò un classico di Aretha Franklin ‘A Natural woman’"

Frida Bollani Magoni

Frida Bollani Magoni

L’essenziale è invisibile agli occhi. Come il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, Frida Bollani Magoni sa che si vede bene solo col cuore. "Anch’io ho la mia rosa da coltivare: la musica" dice la figlia-pianista di Stefano Bollani e Petra Magoni che, dopo aver pubblicato a giugno il suo primo album, ha da poco completato un tour di 24 concerti all’insegna del tutto esaurito e s’è ritagliata pure uno spazio al Festival della Mente di Sarzana.

Quando qualcuno davanti ad un successo come il suo commenta "e vabbè, grazie, con quei genitori…", lei come reagisce?

"Ognuno è libero di pensarla come crede. Indubbiamente i genitori hanno fatto molto per me e sto continuando a raggiungere obiettivi grazie a quel che m’hanno insegnato, ma il mio primo stimolo sono io".

Suo fratello Leone, infatti, ha scelto un’altra strada e fa il ‘character designer’ per videogiochi. Ha mai pensato a quale sarebbe stata la sua vita di riserva?

"Da piccola, quando con gli amichetti si fantasticava sul futuro e c’era chi voleva fare il poliziotto e chi il pirata, io dicevo a tutti di voler diventare gelataia. Crescendo, però, mi sono resa conto che la musica era il mio piano A e non avevo piani B".

Stasera papà e Valentina Cenni varano su RaiTre una nuova stagione di "Via dei matti n.0". E lei è la prima ospite. Scelta quasi obbligata, visto che un anno fa la trasmissione ha rappresentato la sua grande occasione.

"In termini di visibilità e seguito sui social, decisamente sì. Per me è un ritorno in famiglia. Assieme al babbo eseguo un grande cavallo di battaglia di Aretha Franklin come ‘(You make me feel like) A natural woman’ e poi un frammento del musical ‘West Side Story’ che cantavo all’età di 8 anni accompagnata proprio da lui".

La scorsa estate, dopo l’improvvisa notorietà, disse che aveva due sogni da realizzare: il primo, visitare Londra.

"Realizzato. Più che un’esperienza è stata una boccata d’aria. E poi mi ha aiutata tantissimo con l’inglese. Mi sono pure esibita in qualche jam session ed è stato divertente. Ora attendo di tornarci per dei concerti veri e propri".

Il secondo, compiere finalmente 18 anni.

"Ci siamo. Divento maggiorenne il 18 settembre e non vedo l’ora di entrare nel mondo degli adulti. Farò una grande festa e poi tornerò a Londra, combinando così due sogni in uno".

E dopo Londra?

"Sogno di andare alla scoperta dell’America".

Passioni supreme: piano, gelati, patatine. Ordine giusto?

"Sì, metterei pure il canto, perché completa quella per il pianoforte".

Da ipovedente, il suo è un mondo fatto di suoni, più che immagini. Questo l’ha spinta a sviluppare l’orecchio assoluto.

"Sono abituata a distinguere con precisione quel che ascolto. Pure al supermercato. Ogni cassa, infatti, ha la sua nota; c’è quella in mi, quella in sol, quella in fa diesis".

Potrebbe comporci un brano.

"Beh, una volta ero su un aereo e, al momento del decollo, il motore ha prodotto un accordo bellissimo. Me lo ricordo ancora e non sarebbe male trasformarlo in una composizione".

Tempo fa ha dichiarato: "Innamorarmi? Solo di un musicista. Anche se i miei sono la prova che è complicato". La pensa ancora così?

"Tra i musicisti a volte scatta un’intesa speciale, ma allo stesso tempo stare sempre in giro a suonare li costringe a non vedersi mai. Per me al momento la ricerca del principe azzurro è un obiettivo lontano quindi penso innanzitutto a fare quel che mi fa stare bene: suonare".

All’anagrafe si chiama Frida Fiore Dulcinea, quale dei tre nomi sente più suo?

"Frida, che è pure il mio nome d’arte. Fiore è quella di una mia parente che si chiama Fiorenza ed è un riferimento importante per la nostra famiglia, mentre non so a chi sia venuta l’idea di chiamarmi Dulcinea, ma ho forti sospetti sul babbo che è patito di Cervantes. Non avendo mai letto, però, il ‘Don Chisciotte’ non conosco il personaggio".

Cosa le muove dentro il nome Frida?

"Il ricordo della Kahlo e una celebre canzone di Fred Bongusto. Ma anche la libertà, che in inglese si dice, appunto, ‘freedom’. In tedesco, invece, ‘frieden’ significa pace. Quindi è un nome dai tanti bei significati".

"La cura", uno dei brani eseguiti un anno fa per il Presidente Mattarella in occasione della Festa del 2 Giugno, inizia con una promessa: ti proteggerò. Da chi o cosa vorrebbe sentirsi protetta?

"Dalla musica. Una musica intesa come vita, come cura dell’anima e come rifugio di tutti i miei pensieri".