Mercoledì 24 Aprile 2024

Trento, bimbi trovati morti. "Uccisi dal padre a martellate"

L'uomo poi si è ucciso gettandosi in un dirupo. I bambini di 3 e 4 anni. Salva la sorella di 13 anni. All'origine del gesto forse cause economiche L'autopsia sul corpo dei bimbi

L'abitazione della famiglia a Trento e Gabriele Sorrentino

L'abitazione della famiglia a Trento e Gabriele Sorrentino

Trento, 27 marzo 2017 - Tragedia a Trento: un uomo - secondo la ricostruzione degli inquirenti - ha ucciso a martellate due dei suoi figli, di 4 e 3 anni, per poi suicidarsi lanciandosi da una rupe. Una terza figlia, di 13 anni, era in gita scolastica ed è così scampata alla furia del padre. Una furia forse scatenata da preoccupazioni economiche. Saranno le indagini della polizia a chiarirlo. La tragedia si è consumata in un appartamento all'ultimo piano di una palazzina al civico 17 di via della Costituzione, nel quartiere residenziale delle Albere, progettato da Renzo Piano.

A trovare i due corpicini è stata la madre, che ha dato l'allarme. La donna, che lavora come veterinaria in provincia di Bolzano, era uscita lasciando il marito con i due bambini. Subito sono scattate le ricerche per ritrovare il padre dei due piccoli, che si sono rapidamente circoscritte alla località Sardagna. Qui è stata prima ritrovata l'auto dell'uomo, un suv "Volvo", non distante dall'hotel Panorama, da tempo in disuso. Il suo cadavere giaceva in fondo a un dirupo, dove si è gettato scavalcando una balconata: un volo di cento metri. Il punto dista una decina di minuti di macchina dalla casa della famiglia.

L'autopsia sul corpo dei bimbi

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L'uomo, Gabriele Sorrentino, era un consulente finanziario di 45 anni, con un passato da carabiniere. Fino al 2014 era stato elicotterista in servizio presso il Nucleo Elicotteri dell'Arma a San Giacomo di Laives (Bolzano). Dopo aver lanciato l'allarme a polizia e soccorritori, la moglie è stata a lungo interrogata dalle forze dell'ordine. Stando al suo racconto, la coppia oggi avrebbe dovuto firmare il rogito per l'acquisto di un appartamento. Le operazioni di ricerca si sono concentrate sul padre. 

"La pista principale è legata al movente di tipo finanziario", ha detto il sostituto procuratore Pasquale Profiti. "Si ipotizza che il padre potesse avere difficoltà di carattere economico. Nessun biglietto o altra indicazione scritta è stata trovata sulle motivazioni del gesto", ha detto Profiti. "Stiamo approfondendo le dinamiche del movente: si tratta di un gesto sorprendente, incontrollato e disperato dovuto a difficoltà di varia natura non possiamo aggiungere altro ora, nei prossimi giorni diremo qualche cosa in piu: ragioni finanziarie l'ipotesi più concreta", finora ha proseguito il pm. "I rapporti con la moglie - ha aggiunto - erano assolutamente normali".

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"Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito per l'acquisto della casa", ha racconta un vicino di casa. "Apparentemente - ha aggiunto - se uno decide di acquistare casa dovrebbe essere una persona equilibrata e normale". "Non avrei mai pensato che Gabriele avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano la famiglia del Mulino Bianco", dice il vicino di casa. "Qualche volta ci si incontrava sulla strada e Gabriele sembrava una bellissima persona, una persona che adorava i suoi bambini".