Benevento, condannato per pedofilia esce dal carcere e viene ucciso

Giuseppe Matarazzo stava scontando 11 anni per violenza su una 15enne poi morta suicida: era in libertà per un permesso premio. La pista della vendetta privata

Carabinieri (Archivio)

Carabinieri (Archivio)

Benevento, 20 luglio 2018 - Era stato arrestato nel 2009 con l'accusa di violenza sessuale su una 15enne. Ieri sera Giuseppe Matarazzo, 45 anni, era fuori dal carcere per un permesso ed è stato ucciso. Matarazzo faceva il pastore prima di finire dietro le sbarre: nel 2011 era stato condannato a 11 anni e 6 mesi dalla Corte di Appello di Napoli per anni di abusi su una ragazzina che poi si era tolta la vita, impiccandosi. Per i giudici l'uomo, allora 35enne, si era approfittato dell'adolescente che aveva per lui un'infatuazione. 

 Sull'omicidio, avvenuto in contrada Selva a Frasso Telesino (Benevento) le indagini spaziano a tutto tondo. Matarazzo si trovava nell'abitazione dei suoi genitori, una casa rurale, quando è uscito di casa senza spiegare il motivo. Probabilmente è stato attirato fuori con una scusa prima di essere freddato con due colpi di pistola al petto. I due anziani sono usciti dopo aver sentito il rumore dei proiettili: lì hanno trovato il corpo senza vita del figlio.

I carabinieri battono tutte le piste, ma al momento la più credibile sembra quella di una vendetta per le violenze per cui è stato condannato Matarazzo. Per tutta la notte i militari hanno ascoltato parenti e amici dell'uomo ma anche persone che conoscevano particolari importanti di quella torbida storia di 10 anni fa. Matarazzo, accusato anche di violenze sulla sorella della giovane morta suicida, si è sempre professato innocente ma la sua versione non ha mai convinto, al punto che i giudici d'Appello avevano inasprito la pena a 10 anni ricevuta in primo grado.

Ulteriori elementi utili a chiarire la dinamica dell'omcidio arriveranno dall'autopsia.