Sabato 20 Aprile 2024

Frase choc di Barbareschi "Il problema è la mafia dei gay"

Immediata la reazione della comunità Lgbt "Parole inaccettabili chieda scusa"

Migration

ROMA

"Il problema è la mafia dei gay" e "l’inclusività è la cosa più stupida del mondo". A pronunciare le frasi choc è Luca Barbareschi, attore, regista ed ex parlamentare per il Popolo delle Libertà, davanti ad una folta platea da cui arriva anche qualche "bravo" di compiacimento. L’occasione è quella della presentazione di una mostra nel piccolo borgo di Sutri, comune del Viterbese guidato, dal 2018, dal sindaco Vittorio Sgarbi che, già durante la pandemia, fece parlare di sé per aver vietato l’uso delle mascherine in paese. È proprio il primo cittadino, con tanto di fascia tricolore, ad affiancare l’attore durante il suo intervento sul tema del politicamente corretto. Ed è sempre lui a pubblicare sui propri social il video del discorso che ha alzato un enorme polverone, con le comunità Lgbt che hanno chiesto a gran voce scuse ufficiali da parte di Barbareschi. Il diretto interessato, però, ha replicato via social invitando le persone offese a "occuparsi di bellezza e letteratura, teatro e cinema. Non di sciocchezze strumentali".

Il video dell’invettiva - girato durante la presentazione della mostra, alla quale ha partecipato anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia - ha fatto presto il giro di web e social, scatenando una ridda di polemiche. "Il paradosso oggi– le parole di Barbareschi – è che è la mafia dei gay il problema. Non l’essere omosessuale, ma la mafia degli omosessuali, delle lesbiche". Il regista e produttore, nonché direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma dopo una lunga bagarre con l’allora proprietà, cita poi le nuove regole degli Oscar sull’inclusività definendole "la cosa più stupida del mondo". "Io dovrei fare un film dove c’è sempre un nano, un transgender, un cinese magari omosessuale o lesbica", afferma ironizzando su un eventuale film sullo sbarco in Normandia. "Quelle di Barbareschi sono parole inaccettabili", tuona il Lazio Pride ricordando che "nel 2018 il Pride di Ostia, organizzato da Lazio Pride, fu dedicato proprio alle vittime delle mafie, in gemellaggio con il Pride di Napoli". "La comunità Lgbt è vittima della criminalità organizzata - si legge in una nota -, che sfrutta e opprime le condizioni di disagio di chi è vittima di omofobia. Barbareschi chieda scusa".

red. int.