Uomo volante, i vicini in rivolta

Mito in Francia per aver attraversato la Manica. "Ma inquina e fa rumore quando si allena"

Franky Zapata

Franky Zapata

Parigi, 9 settembre 2019 - Hanno gioito come se la Francia avesse vinto i Mondiali dopo averlo visto affondare nella Manica. Si sono strappati i capelli per la disperazione quando, al secondo tentativo, ha attraversato il canale più famoso del mondo col suo jetpack. Per mesi i vicini di Franky Zapata hanno incessantemente scorso l’elenco delle divinità, pregando Anubi, Odino, Quelo, Tezcatlipoca e soci di esaudire il loro desiderio più grande: vedere volare via per sempre dal quartiere l’uomo volante e il suo rumorosissimo zainetto a propulsione. Ma quando anche gli appelli a Shiva e Amaterasu sono caduti nel vuoto, ai 7mila abitanti di Sausset-lesPins (nelle Bouches-du-Rhône, il dipartimento di Marsiglia) non è rimasto che rivolgersi alla legge. E così sono fioccate decine di denunce contro Zapata, che dal 2018 ha ottenuto il permesso di testare il suo Flyboard Air nelle campagne della zona. "Una sera stavo rientrando a casa – racconta Carole Nozzi a France Info – quando ho cominciato a sentire una puzza di cherosene allucinante". Eh sì, perché con grande lungimiranza il Comune ha consentito al buon vecchio Franky di far volare i suoi jet-pack su un terreno, vicino a una spiaggia e a un asilo, che dista meno di cento metri dalle prime villette. Il Flyboard è così diventato in poco tempo il nemico pubblico numero uno."«Sembra un aereo – continua la donna – che vola attorno alle nostre case. Vi sembra una cosa normale?".

Ccome se non bastasse, quando Zapata decide di trasformarsi in Iron Man attira la curiosità degli automobilisti, che si fermano in mezzo alla strada per ammirare le sue evoluzioni, bloccando il traffico. Dopo le prime denunce, il Comune ha messo qualche paletto: niente voli la domenica e i prefestivi; vietatissimo decollare prima delle dieci di mattino e nelle ore di pranzo; ultimo volo possibile alle 18:30. La spiaggia è off-limits e per Franky, inoltre, è scattato il disco orario: ogni 90 minuti deve prendere per forza una pausa.

Un vicino di casa racconta di essere stato addirittura minacciato, dopo essersi lamentato per l’ennesima volta della puzza e del rumore. "Mi ha detto che me la farà pagare". Zapata si difende: "Non volo tutti i giorni e seguo scrupolosamente le regole. Quella nei miei confronti è una persecuzione". Il sindaco del paese, Bruno Chaix, per ora è dalla sua parte: "Da Parigi ci dicono che sia importante farlo allenare. È l’uomo volante, è l’orgoglio di Sausset-les-Pins". Sarà, ma nel frattempo cento cittadini hanno ufficialmente chiesto al Comune di ritirargli il permesso di scorazzare nei cieli della cittadina e la procura di Aix-en-Provence ha deciso di aprire un fascicolo. "Abbiamo rilevato rumori vicini ai 120 decibel. Per la scienza – racconta uno dei vicini di Franky – un’esposizione prolungata a suoni che superano gli 85 decibel è dannosa". E chissà che molto presto anche Zapata non si trovi costretto a rivolgersi a Unkulunkulu o a Zeus per liberarsi dei magistrati.