Giovedì 18 Aprile 2024

"Caro Maestro, come faremo senza di te?". Le reazioni alla scomparsa di Franco Battiato

Dal mondo politico ai colleghi dello spettacolo, tutti ricordano con stima il cantautore siculo che con la sua genialità ha cambiato la musica italiana

Il messaggio di Tiziano Ferro in ricordo di Franco Battiato (Ansa)

Il messaggio di Tiziano Ferro in ricordo di Franco Battiato (Ansa)

Roma, 18 maggio 2021 -  Sono tantissimi i commossi messaggi di ricordo che gli italiani, tra colleghi musicisti, politici e fan, hanno dedicato a Franco Battiato, morto oggi dopo una lunga malattia. Tutti diversi, ma accomunati dalla stima verso il “Maestro” della musica italiana e dai versi indimenticabili delle sue canzoni, dalle più conosciute alle meno famose, ma tutte capaci di colpire le più varie sensibilità. Ed è proprio questo il grande pregio del cantautore siciliano. Riuscire a spaziare tra i diversi generi musicali (dalla musica elettronica all’opera lirica), cercando sempre di reinventarsi e andare oltre, ma restando sempre riconoscibile. La genialità e la voglia di sperimentare emergono in primis dalle parole del presidente Mattarella che in una nota diffusa dal Quirinale ha scritto: "Profondamente addolorato dalla morte di Franco Battiato, artista colto e raffinato. Con il suo inconfondibile stile musicale, frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione, ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali".

Battiato: i versi più famosi delle sue canzoni

Il saluto al "Maestro" dalle Istituzioni

Al Presidente della Repubblica si sono accodati tantissimi altri rappresentanti del mondo politico di tutti i partiti, dal ministro della Cultura Dario Franceschini che sottolinea "l' eredità perenne" che ci lascia il cantautore siciliano, ai rappresentanti delle varie correnti. Non manca nessuno a onorare la memoria del "Maestro": Giuseppe Conte, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Renzi, Matteo Salvini. C'è chi si sofferma su come Battiato sia stato "un esempio e un ispirazione per tanti", come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e chi cita i versi delle sue canzoni, tra tutte "La cura", come i leader di Pd e Lega: "Perché sei un essere speciale e io avrò cura di te".

'La cura': storia e segreti di una canzone

L'addio dal mondo della musica

Il "Maestro" è stato capace di mettere tutti d’accordo, ed è per questo che anche tra i suoi colleghi del mondo della musica, sono arrivati tantissimi messaggi, dai più giovani, che sono cresciuti seguendone l’esempio, ai mostri sacri della canzone italiana. "Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo. Con un'idea: che siamo esseri immortali. Caduti nelle tenebre, destinati a errare. Nei secoli dei secoli fino a completa guarigione", scrive Vasco Rossi, citando i primi versi del brano "Le sacre sinfonie del tempo". Così il rocker di Zocca saluta su Instagram il cantautore siculo e aggiunge: "Addio al Maestro Franco Battiato. Viva Franco Battiato!".  

Parole, che mettono in luce la capacità di Battiato di toccare le corde più profonde di ognuno arrivano invece da Luciano Ligabue che scrive: "Ciao Franco. Con "Patriots" mi hai salvato dalla depressione durante l'anno in Artiglieria, con "La voce del padrone" hai cambiato il mainstream in Italia - e poi aggiunge - Con tutto il resto ti sei dimostrato troppo grande e unico per essere accostato a qualcuno. Ti dobbiamo tutti qualcosa. Ti dobbiamo tutti tanto".

Battiato, la stagione del canto se ne va

Gli Stadio scelgono invece “La cura”, il brano per eccellenza che racconta l’amore, per dire addio a Battiato: "Se ne va uno dei più grandi cantautori della musica italiana che ha regalato capolavori senza tempo, un patrimonio musicale che supererà le correnti gravitazionali", scrive la band, guidata da Gaetano Curreri, sui social. Ma sono tantissimi, da Tiziano Ferro a Eros Ramazzotti, Rita Pavone, Giorgia e Paola Turci, i big della musica italiana che dedicano parole di stima al "Maestro" tra tristezza, ma soprattutto grandissima riconoscenza, che si possono riassumere nel messaggio di Luca Barbarossa: "Doloroso addio a un artista immenso, verso il quale siamo tutti debitori". 

Anche gli artisti più amati dai giovani e  protagonisti alle ultime edizioni di Sanremo, da Annalisa e Levante a Diodato e ancora a Di Martino che con Colapesce sta facendo cantare gli italiani con "Musica Leggerissima", si uniscono al coro di saluti. Il "Maestro" è stato infatti capace di attraversare le generazioni e aveva sempre con un occhio di riguardo per i nuovi talenti della musica italiana con cui gli piaceva collaborare. Primo fra tutti Giovanni Caccamo, cantautore di Modica, scoperto da Battiato e vincitore tra le Giovani Proposte nel 2015, che per ricordare la sua guida artistica ha condiviso su Instagram una storia bianca con in sottofondo le parole del brano "L’ombra della Luce": "Difendimi dalle forze contrarie, la notte, nel sonno, quando non sono cosciente. Quando il mio percorso si fa incerto. E non abbandonarmi mai. Non mi abbandonare mai".  Il "Maestro" invece ci ha lasciato. Ora tocca a noi prenderci cura dell’essere speciale che era.

Battiato, lo scontro con Dario Fo e quei sogni marchiati di nostalgia