Francia, negata l'estradizione dei 10 ex terroristi rossi italiani

La Corte d'Appello di Parigi ha respinto la richiesta dell'Italia. Baci e abbracci in aula tra i protagonisti degli "Anni di piombo". Procura di Milano pronta a impugnare la sentenza per i casi di Pietrostefani e Tornaghi

Parigi, 29 giugno 2022 - Rifiutata l'estradizione per i dieci ex terroristi italiani dell'estrema sinistra rifugiati in Francia. Oggi a Parigi la Corte d'Appello, Chambre de l'Instruction, ha respinto le richieste del governo italiano facendo riferimento agli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Bachelet: "Non hanno scontato la pena, niente clemenza"

Chi sono i 10 ex terroristi

La decisione riguarda l'ex militante Giorgio Pietrostefani (68 anni), tra i fondatori di Lotta Continua e condannato a 22 anni, che non era presente in aula per motivi di salute; gli ex Br  Giovanni Alimonti (66 anni), Roberta Cappelli (66 anni), Marina Petrella (67 anni), Sergio Tornaghi (63 anni), Maurizio Di Marzio (60 anni) e Enzo Calvitti (67 anni); l'ex militante di Autonomia Operaia Raffaele Ventura (67 anni); l'ex militante dei Proletari armati Luigi Bergamin (72 anni); l'ex membro dei 'Nuclei armati contropotere territoriale', Narciso Manenti (65 anni). Sono otto uomini e due donne, di età compresa fra i 61 e i 78 anni, legati ai fatti degli "Anni di piombo", che si rifugiarono in Francia a partire dagli anni '70. Il più conosciuto è Pietrostefani, condannato in Italia perché ritenuto il mandante dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi. Ma per ragioni di salute non è mai comparso in aula dalla primavera dell'anno scorso. 

Maurizio di Marzio si è rifatto una famiglia e fa il ristoratore, Roberta Capelli, lavora nel sociale, come Marina Petrella, assistente sociale. Proprio per questi tre in passato era stato espresso parere favorevole all'estradizione, ma era mancata la volontà politica. La Petrella, ad esempio, aveva trovato un grande sostegno nell'opinione pubblica perché malata, e l'allora presidente Nicolas Sarkozy aveva rinunciato ad estradarla.

Parigi, Raffaele Ventura, Autonomia Operaia, con il suo avvocato (Ansa)
Parigi, Raffaele Ventura, Autonomia Operaia, con il suo avvocato (Ansa)

Tajani: Atto gravissimo

Duro il commento dell'eurodeputato e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani: "Negare l'estradizione da parte della Francia a un gruppo di terroristi rossi è un atto gravissimo che non ha nulla a che vedere con il garantismo e la libertà di espressione sempre difesi da Parigi. Qui si tratta di partecipazione attiva a un progetto criminale ed eversivo".

La giustizia francese e i tempi stretti

In fatto di estradizione di rifugiati italiani la Francia ha sempre fatto la difficile. Ma negli anni '90 e 2000 due spiragli: la stessa corte d'appello aveva espresso parere favorevole, ma la decisione non ebbe seguito e oggi è considerata superata, aveva spiegato già nei giorni scorsi un legale della difesa. Infatti lo Stato francese ha solo quattro mesi di tempo per eseguire la decisione, e ne ha due lo Stato che ricorrere se non viene eseguita, se no la questione viene archiviata.

Baci e abbracci in aula

Dopo tre mesi di paure, di dover tornare davanti alla giustizia italiana, tornate con l'operazione 'Ombre Rosse' cominciata ad aprile 2021, con la quale i governi di Italia e Francia si erano accordati sulla richiesta di estradizioni, ecco la gioia e le lacrime degli ex estremisti. In aula, ci sono stati abbracci dei protagonisti con mariti, mogli, figli e qualche nipote. Ma qualche legate frena l'entusiasmo: "Aspettiamo di vedere se la procura farà appello in Cassazione".

Procura di Milano valuta se impugnare sentenza 

E come teme il legale di uno degli ex terroristi non estradati, la procura generale di Milano è pronta, "nei prossimi giorni", a valutare l'esistenza nell'ordinamento francese della possibilità di un'impugnazione tramite ricorso per Cassazione, si apprende da fonti giudiziarie. Nello specifico si guarda ai casi dell'ex Br Sergio Tornaghi e l'ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani.