Francavilla al Mare, Filippone al mediatore: "Mia vita cambiata 15 mesi fa"

Lo psichiatra che ha 'trattato' con il manager nelle ore in bilico sul viadotto: "La morte della madre un evento insopportabile. Nella sua mente era già tutto finito". In corso le autopsie della moglie e della figlia. Forse funerali separati

Fausto Filippone in bilico sul viadotto dell'A14 (Ansa)

Fausto Filippone in bilico sul viadotto dell'A14 (Ansa)

Chieti, 22 maggio 2018 - Fausto Filippone "non soffriva di disturbi psichici", hanno fatto sapere gli inquirenti che indagano sulla tragedia di Francavilla al Mare. Allora cosa è scattato nella mente del manager per spingerlo a gettare la figlia dal viadotto dell'A14 e a seguirla?

"La morte della madre è stato uno dei fattori che hanno provocato la decisione di Filippone". Lo dice Massimo Di Giannantonio, lo psichiatra che per ore ha cercato di convincerlo a non lasciarsi nel vuoto. "Mi ha detto che la sua vita era irreversibilmente iniziata a cambiare in termini intollerabili 15 mesi prima", ha raccontato a Radio Capital. E tra gli episodi all'origine di questo cambiamento, considerato insopportabile,  "c'era anche la perdita della madre". Giannantonio ha visto Ludovica, 10 anni, prima che venisse buttata di sotto. "Era sotto choc, si rendeva conto del dramma che stava vivendo e che non aveva nessun tipo di difesa dal padre".

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Si sarebbe potuto fare di più per fermare Filippone? "Mi sono trovato davanti a un muro - spiega lo psichiatra, che ha avuto il difficile compito del 'mediatore' - . Filippone diceva che nella sua mente non c'era né la possibilità di essere perdonato né di comprendere le ragioni di quello che aveva fatto. Nella sua mente tutto era già finito". 

LA MORTE DELLA MOGLIE - Un puzzle difficile da ricomporre, anche per i familiari stretti, che non si spiegano il gesto di Fausto: uno dei tasselli è il decesso della moglie, avvenuto poche ore prima in una palazzina di Chieti Scalo, dove Filippone aveva un appartamento che dava in affitto agli studenti. Marina Angrilli, 51 anni, è morta dopo un volo dal quarto piano. Gli inquirenti ipotizzano che il  il marito abbia avuto un ruolo anche in questa circostanza.

Oltre a ricostruire quanto accaduto nell'appartamento, è ancora tutto da individuare un possibile movente. Al momento, gli unici dati in possesso degli investigatori sono il cambiamento caratteriale e lo stato di tristezza dell'uomo, sopraggiunti in seguito alla morte della madre, avvenuta ad agosto scorso. Non si tratta, però, di problemi psichici documentati. E sembra che nella famiglia e nella relazione tra i due coniugi non ci fossero problemi. Tutto piuttosto  porta a pensare ad una famiglia unita. 

Si scava nelle ultime ore di vita della coppia.

LE AUTOPSIE  - Risposte utili a fare luce sui fatti arriveranno dalle autopsie in corso in queste ore sulla donna e sulla figlia. Ieri invece è stato eseguito l'esame sul manager, che ha confermato la morte sul colpo per l'impatto a terra. Per i risultati dei test tossicologici bisognerà attendere l'esito delle analisi di laboratorio sui campioni prelevati. Una volta restituiti i corpi, i familiari potrebbero optare per funerali separati. 

Autopsia, spinta nel vuoto anche la moglie di Filippone

MISTERO SUL FOGLIO - Nel frattempo continua a esserci il massimo riserbo sul contenuto di un foglio volato giù dal viadotto: appunti, sembra, trascritti durante il colloquio tra Filippone e un poliziotto intervenuto in attesa dell'arrivo dello psichiatra. Secondo quanto spiegato dalla dirigente della Mobile di Chieti, Miriam D'Anastasio, in quel foglio c'erano anche dei nomi. Che però non sono stati ancora resi noti.